ALVITO - ODIOSO ATTO DI BRACCONAGGIO

  • Tommaso Villa

Odioso atto di bracconaggio perpetrato nei confronti di un cervo nel territorio laziale dell’area contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo, nel comune di Alvito, in località Val di Rio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri Forestali della Stazione di Sora, i veterinari della ASL di Sora ed i Guardiaparco del Parco Nazionale.

I pubblici ufficiali sono intervenuti dopo aver ricevuto la segnalazione di un cervo trovato morto all’interno di un campo nei pressi della fontana-abbeveratoio esistente in Val di Rio. Il cervo, di età adulta, era morto probabilmente per asfissia, strangolato da un laccio metallico “a strozzo”, appositamente innescata nei pressi dove l’animale era rimasto impigliato e quindi strangolato in quella trappola mortale.

Il cervo è il più grande degli erbivori ruminanti che si trova in Italia: è lungo tra i 180 e i 250 centimetri ed è alto, al garrese, tra i 95 e i 135 centimetri. Se maschio può arrivare a pesare più di due quintali e più di un quintale se femmina. Il palco è presente solo nei maschi e la sua posatura avviene in primavera. È un animale particolarmente ghiotto di vegetali: ne mangia tra i 10 e i 15 chili al giorno.