CURIOSITA' - FEDE E TURISMO FRA ALATRI E CAPESTRANO

  • Tommaso Villa

Giancarlo Ranieri è un assessore del piccolo comune aquilano di Capestrano, Lorenza è la sua gentile consorte. Una coppia giovane che qualche giorno fa ha trascorso una vacanza di cinque giorni in Ciociaria. Ho conosciuto Giancarlo qualche anno fa in occasione dell'intitolazione di una strada di Capestrano ad un illustre cittadino di Alatri: Padre Costantino Di Vico. Alatri e Capestrano hanno pertanto in comune la figura di questo frate minore conventuale. La fama di padre Costantino è legata al fatto che il religioso di Alatri volle che San Giovanni da Capestrano divenisse patrono dei cappellani militari (anche padre Costantino lo fu), cosa che avvenne durante il papato di Giovanni Paolo II.

Tra i comuni di Alatri e Capestrano è iniziato così uno scambio di visite durante le rispettive feste patronali. Giancarlo Ranieri qualche anno fa durante la festa del patrono San Sisto ha rappresentato il Comune di Capestrano, rimanendo colpito dalle bellezze artistiche di Alatri. Qualche giorno fa ha quindi deciso di tornarci insieme alla moglie Lorenza. Non Solo Alatri la meta degli amici abruzzesi ma anche su mio consiglio: le Abbazie di Casamari e Valvisciolo, la Certosa di Trisulti, Veroli, Anagni, Fumone, Arpino, Isola del Liri e per concludere l'abbazia di San Domenico a Sora. Ho chiesto a Giancarlo e Lorenza un commento sulla loro "cinque giorni" in Ciociaria.

"Premetto che non siamo amanti del turismo di massa, anche se a volte ne siamo stati piacevolmente "vittime" (Roma, Venezia, Milano...) - spiega Giancarlo - per cui con Lorenza siamo sempre alla ricerca dei piccoli borghi di cui è ricca l'Italia. La nostra vacanza in Ciociaria è stata un' interessante scoperta poiché vi abbiamo trovato e apprezzato una natura rigogliosa, la storia millenaria della quale questa terra è ricchissima e soprattutto una cultura enogastronomica davvero unica e ricca di sapori. Per non parlare dell'accoglienza e cortesia ricevute sia dai proprietari del B&B La Meridiana di Alatri dove abbiamo soggiornato (come fossero premurosi parenti) sia delle tante persone che abbiamo conosciuto; dalla gentile signora che ci ha invitato ad assistere al evento del 21 aprile nel Duomo di Alatri, allo squisito proprietario del negozio di scarpe Ritarossi, i simpatici gestori dei bar dove abbiamo consumato le nostre colazioni, i proprietari dei ristoranti frequentati e che ci hanno sempre consigliato il meglio. Ad Alatri abbiamo ritrovato un caro amico Bruno Gatta che ci ha suggerito alcuni luoghi da visitare. Per concludere - termina il suo racconto Giancarlo vorrei citare una frase di Edgar Allan Poe che con mia moglie Lorenza rileggiamo sempre quando torniamo a casa: "Viaggiare è come sognare...la differenza è che non tutti, al risveglio ricordano qualcosa, mentre (chi viaggia) conserva salda la memoria della meta da cui è tornato". Tornare da un viaggio è tornare alla vita di tutti i giorni con occhi diversi, arricchiti dai luoghi visitati e dalle persone incontrate>.

Bruno Gatta