POSTA FIBRENO - LA RISERVA, LA MINORANZA E MAURA
- Tommaso Villa
Gli amministratori comunale di Posta Fibreno, maggioranza ed opposizione, insieme per cercare di porre un rimedio ad un disegno di legge con la quale la Regione Lazio punta all’accorpamento della Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno con il Parco dei Monti Simbruini.
Il nuovo ente di gestione dell’area naturale protetta della Valle di Comino passerà dal Comune di Posta Fibreno, al quale era stata affidata 42 anni fa con la legge istitutiva ad un nuovo ente che si chiamerà Parchi dei Monti Simbruini e dell’Appennino laziale meridionale, dove in quell’appennino laziale meridionale dovrebbe riconoscersi il lago di Posta Fibreno.
Nel corso della seduta consiliare tenutasi proprio lo scorso 20 gennaio proprio all’interno della sede della Riserva Naturale, tutti gli appartenenti all’assise comunale hanno votato all’unanimità una delibera dando mandato un tavolo tecnico formato dal Sindaco Adamo Pantano e dai Consiglieri Comunali: Alessandra Farina, Antonio Fiorini e Manuel Lecce (per la maggioranza) e Antonio Lecce e Sante Mele (per la minoranza) cui viene demandato il compito di monitorare la riforma regionale.
Concerne “il riordino delle aree naturali protette” nonché di promuovere incontri istituzionali con il Presidente, gli Assessori ed i Consiglieri della Regione Lazio a cui sottoporre le istanze e le richieste del territorio al fine di proporre soluzioni giuridiche che possano garantire al Comune di Posta Fibreno di proseguire e, quindi, mantenere la gestione della Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno, proponendo la presentazione di emendamenti alla proposta di legge numero 6 del 09 gennaio 2025 a tutela delle tradizioni, cultura e storia della comunità postese e per la promozione dello sviluppo occupazionale del territorio valorizzando il principio della tutela ambientale (art. 9 Cost.) ed i principi di sussidiarietà e di prossimità.
Per il Comune di Posta Fibreno, ma anche per il territorio, l’affidamento della gestione della Riserva Naturale ad un ente di nuova istituzione che vedrà unire due aree completamente disomogenee e distanti tra di loro non potrà che avere una ripercussione negativa sotto tutti i diversi aspetti. Il Parco dei Monti Simbruini “le montagne di Roma” è “una tipica area protetta della montagna appenninica, cime che raggiungono i 2000 metri, estese faggete, ampi pianori carsici, ricchezze d'acque sorgive, caratterizzata al suo interno da piccoli centri abitati ricchi di testimonianze storico-artistiche a volte millenarie.
Il Parco Regionale dei Monti Simbruini si estende per circa 30.000 ettari, compreso fra la valle dell'Aniene ad ovest - nord ovest, quella del Sacco a sud ovest e il confine abruzzese e est (monti Simbruini d'Abruzzo e monti Carseolani) ed i monti Ernici a sud est.” – come si legge nella sua pagina web ufficiale, non ha nulla a che fare con le caratteristiche naturale dell’are del Lago di Posta Fibreno. L’attuale sede
Una riforma diventata un cavallo di battaglia del consigliere regionale Daniele Maura di Fratelli d’Italia che, dopo aver sostenuto la campagna elettorale dell’attuale minoranza, è tornato proprio lungo le rive del lago Fibreno, successivamente all’adozione dell’atto consiliare, da dove ha voluto sottolineare, nel corso di un’intervista rilasciata ad un sito web, parlando della proposta di accorpamento delle due aree protette, e quindi della volontà di togliere la gestione in mano al Comune di Posta Fibreno che “Questa battaglia la sto portando avanti a tutela del territorio, checche se ne dica, sollecitato dai consiglieri di Posta Fibreno”.
La domanda ora sorge spontanea, chi è che mentisce? Il Consigliere Maura oppure i consiglieri di opposizione di opposizione che sono vicini allo stesso Maura?