EDITORIALE - CASSETTE DELLA FRUTTA, TAVOLI E SEDIE

  • Tommaso Villa

Sta suscitando indignazione, amarezza e proteste il video di un disabile, spinto dal padre, costretto a passare per strada perché il marciapiede era ed è ancora occupato da cassette piene di frutta e ortaggi. Il video, girato questa estate, è stato riproposto questi giorni ed ha scatenato un vivace dibattito sui social.

Su questo tema noi di Penna e Spada combattiamo in splendida solitudine da anni. Siamo rimasti soli e siamo stati contestati anche quando ciò che segnalavamo era evidente, corredato da fotografie.

Siamo rimasti soli per gli stalli riservati ai disabili sistematicamente occupati da chi non ne aveva diritto. Siamo rimasti soli per gli scivoli, quando ci sono, bloccati da vetture parcheggiate male. Siamo rimasti soli per la Galleria Pisani che è stata per otto anni inaccessibile ai disabili. Siamo rimasti soli per tavoli e sedie posizionati sui marciapiedi nonostante pedane e dehors.

Ora, esprimiamo affetto e solidarietà a quel disabile e al suo “grande” babbo, ma preferiamo restare soli rispetto a commenti dal chiaro sfondo razzista. E’ nostro dovere dare voce a chi non ne ha ed evidenziare le cose che non vanno a prescindere dal colore della pelle.

I marciapiedi della Città, intanto andrebbero sistemati perchè sono sfasciati, e poi vanno liberati tutti e non solo dalle cassette della frutta che nessuno vede o fa finta di non vedere. Articolo 328 del Codice Penale. O è stato cancellato pure questo?

I marciapiedi vanno liberati anche dai tavoli e dalle sedie e a chi fa finta di avere la memoria corta suggeriamo la rilettura dell’ordinanza istitutiva del senso unico “sperimentale” ... a divinis. Pedane e dehors sono stati fatti posizionare proprio per “liberare” i marciapiedi da tavoli e sedie.

Noi stiamo con i disabili sempre. Anche quando combattiamo da soli.