BOVILLE - QUANDO I NUMERI GIOCANO BRUTTI SCHERZI
- Tommaso Villa
Nel Comune di Boville Ernica l’aritmetica sembra non essere tra le competenze più apprezzate dell’amministrazione Perciballi, e a dimostrarlo sono le recenti vicissitudini legate alla convocazione del Consiglio comunale. Una storia di rinvii, protocolli e date ballerine che hanno del tragicomico, se non fosse per il fatto che stiamo parlando di atti amministrativi ufficiali.
Partiamo dall’inizio: il presidente del Consiglio, Rocco Picarazzi, convoca il Consiglio comunale per il 27 gennaio 2025 con tre punti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione del bilancio di previsione. Tutto regolare, o quasi. Arriva infatti il primo rinvio, motivato da “sopravvenuti inderogabili impegni”, con una nuova data fissata al 3 febbraio. Già qui la questione fa storcere il naso, ma il bello deve ancora venire. Oggi, 30 gennaio, sull’albo pretorio del Comune compare un ulteriore avviso: seduta rinviata nuovamente, stavolta al 24 febbraio 2025.
Una domanda sorge spontanea: ma Picarazzi ha letto il Vademecum dell’amministratore locale di Amedeo Scarsella? Probabilmente no, altrimenti saprebbe che non è così semplice annullare una convocazione già protocollata. Secondo il vademecum, infatti, l’annullamento in autotutela è una misura eccezionale, applicabile solo in presenza di vizi di legittimità sostanziale che possano compromettere le deliberazioni. E no, impegni “sopravvenuti” non rientrano tra questi casi. La normativa è chiara: una volta inviato l’ordine del giorno, il presidente non può più annullarlo di sua iniziativa. Semmai dovrebbe essere il Consiglio riunito a decidere in merito.
Ma a Boville le regole amministrative sembrano un optional, soprattutto per l’amministrazione Perciballi, che su queste “leggerezze” appare un po' recidiva. Già durante il primo mandato, infatti, si verificò una situazione simile, con la convocazione del Consiglio da parte del sindaco, un errore che portò addirittura a una modifica del regolamento comunale. Ma si sa, certe abitudini sono dure a morire.
Tornando ai fatti attuali, c’è da chiedersi quale sia la reale motivazione di questi rinvii. Problemi tecnici? Politici? Un semplice caos organizzativo? In ogni caso, i cittadini di Boville hanno il diritto di sapere perché il Consiglio, organo fondamentale per la vita amministrativa del Comune, sia trattato con tale superficialità.
Nel frattempo, restiamo in attesa di scoprire se la nuova data del 24 febbraio sarà rispettata o se ci aspetta l’ennesimo cambio di programma. Chissà, magari questa volta il presidente del Consiglio deciderà di consultare il manuale giusto... o almeno il calendario. E l'opposizione che fa? Se ci siete battete un colpo...