TRUFFE - LA POLIZIA ARRESTA DUE PERSONE

  • Tommaso Villa

I “centauri” della Polizia di Stato, in particolare della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, impegnati nel vigilare l’autostrada caratterizzata dall’intenso traffico veicolare dovuto all’esodo pasquale, venivano allertati dalla sala operativa per la ricerca di una Volkswagen T-Roc i cui occupanti con molta probabilità, si erano resi responsabili di una truffa ad una anziana nella provincia di Bologna

Nonostante i pochi indizi, gli agenti notavano transitare un veicolo, con due uomini a bordo, compatibile con quello segnalato e decidevano di fermarlo.

L’intuizione si rivelava decisiva, infatti durante il controllo veniva rinvenuta nell’abitacolo, una pochette contenente numerosi gioielli ed un bancomat intestato alla malcapitata.

Avviata una articolata attività d’indagine in collaborazione con personale della stazione Carabinieri di Sasso Marconi (BO) emergeva, che i due uomini erano stati visti nei pressi dell’abitazione di un’anziana signora che risultava poi essere vittima di una truffa ovvero quella del finto incidente stradale che vedeva coinvolta la figlia e per il quale, per evitare il possibile arresto dello stesso, si vedeva costretta a consegnare i gioielli di famiglia ed il bancomat.

Gli oggetti rinvenuti, venivano riconosciuti come quelli della vittima che, seppur ancora sconvolta dall’accaduto, poteva consolarsi dall’avvenuta restituzione degli effetti di una vita.

I due uomini venivano tratti in arresto e poi condotti presso il carcere di Frosinone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

È obbligo rilevare che gli indagati, destinatari della misura cautelare, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudizio, gli stessi saranno, eventualmente, riconosciuti colpevoli, in maniera definitiva, del reato ascritto loro. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.