ISOLA LIRI - "ADDOBBO PACCHIANO E DI CATTIVO GUSTO"

  • Tommaso Villa

Non sarò polemico, ma il mio vuol essere solo un richiamo a questa classe dirigente che deve essere più attenta ai simboli che hanno caratterizzato la crescita economica e culturale di Isola del Liri, non necessitano grandi investimenti ma solo una maggiore sensibilità ed attenzione.

La città è ben illuminata, le luminarie sono apprezzabili e di buon gusto, ma spesso sono le piccole cose che sembrano prive di importanza o trascurabili che fanno la differenza. Costruimmo nel giardino di via Po “La Fontana della Memoria”, affinché tutti riflettessero sulle fatiche dei loro nonni, per garantire il benessere all’intera collettività. Pensammo che niente come quel bollitore di stracci ricordasse in maniera adeguata la laboriosità di una classe operaia indomita e solidale.

E’ un capolavoro di ingegneria meccanica costruita all’esterno con lastre di acciaio, chiodate e ribattute senza alcuna saldatura. Quell'angolo così suggestivo, illuminato la sera, era attrazione è un monumento alla storia industriale della città, ma col tempo, l'acqua non sgorga più dalla grande sfera.

È vero, l'ìmpianto idraulico è da rifare e i costi non sono irrisori, ma tenerla almeno pulita, illuminarla la sera è un dovere, oggi invece se ne è fatto un addobbo natalizio pacchiano e di cattivo gusto. Quale oltraggio per quegli operai di Isola del Liri che fu la Manchester del Centro e Sud Italia.

LUCIANO DURO