BOVILLE - SINDACO SFIDUCIATO MA... SERENO E GASATO

  • Tommaso Villa

Sfiduciato ma gasato. La seduta del Consiglio comunale di Boville Ernica di ieri sera, per noi, può essere condensata così. Il sindaco Enzo Perciballi è stato sfiduciato ma, nello stesso tempo, è apparso sereno, gasato, forse pure rafforzato. Ha fatto “sfogare” tutti e tutte e poi ha tirato le conclusioni partendo dal 2018. Non dallo scorso anno.

Ha ripercorso le tappe del suo impegno amministrativo evidenziando che ha ereditato un Comune “pieno di debiti” e lo ha risanato. Poi ha fatto il puntiglioso, lungo elenco delle cose fatte, non in cinque, ma in sette anni.

Infine è apparso sereno e tranquillo rispetto alle prossime elezioni dicendo che per vincerle le preferenze non bastano, ci vogliono i voti.

Il “suo” probabile avversario, Benvenuto Fabrizi ha detto poche cose: “Questa è una pagina triste. Boville doveva essere governata non comandata. Il Comune senza responsabile finanziario è allo sbando”.

Su questo tema hanno insistito le Venditti che sono apparse un po' rancorose ed hanno definito il sindaco: “accentratore”. Non sono mancate affermazioni pesanti sul tema della legalità. Se ci sono vanno esposte alla Magistratura.

Luana Zili ha fatto un interessante intervento toccando anche le questioni ambientali. Martina Bocconi è arrivata a dire che c’è stato: “Un delirio di onnipotenza”.

La giovane vice sindaco Anna Maria Fratarcangeli è stata un po’ troppo autoreferenziale: “Vado a casa a testa alta” ha ripetuto più volte, per poi concludere: “Chi è contento dell’arrivo del Commissario non vuole bene al paese”.

Non abbiamo dimenticato Domenico Di Cosimo, lo raccontiamo per ultimo, perché gli ultimi sono i primi. Forse appare un po’ burbero ma ha le idee chiare ed esperienza da vendere un po’ a tutti. “Questa – ha detto – è la sconfitta della politica, dei cittadini. Quello di oggi è un giorno triste, perdiamo tutti”.

La seduta si è chiusa con l’approvazione della mozione di sfiducia che ha aperto 14 mesi di campagna elettorale. Speriamo verta sulle cose da fare e non sui personalismi.