SANITA' - PURE LA REGIONE "BOCCIA" LA ASL DI FROSINONE
- Tommaso Villa
La sanità pubblica della Provincia di Frosinone viene “bocciata” anche dalla Giunta Regionale del Lazio. Non pare vero ma la “stroncatura” emerge dalla delibera numero 958, adottata lo scorso 22 novembre e pubblicata ieri sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio (Burl) numero 96 ordiario.
Tra le 18 Asl o Aziende della nostra regione, quella di Frosinone è la diciassettesima. Peggio ha fatto, ma non poteva essere diversamente, solo l’Asl Roma 5 di Tivoli dove, però, si è incendiato l’ospedale.
Nonostante ciò, la valutazione della Asl di Frosinone è pari a 81, quella di Tivoli è di appena 2 punti in meno. Nonostante le critiche e le difficoltà a garantire le emergenze al primo posto c’è l’Ares 118, con il rotondo punteggio di 100.
E pensare che a guidare l’Ares della Regione Lazio, dallo scorso 27 giugno, decreto numero 105, c’è un ciociaro. Si tratta del dottor Narciso Mostarda che in provincia e a Frosinone in particolare, non ha certo bisogno di presentazioni. Sul piano professionale ha un curriculum lungo un mese, sul piano politico è stato assessore nel capoluogo nella Giunta guidata da Memmo Marzi. E questo forse è un neo. Difficile essere profeti in Patria.
Un dettaglio finale. La verifica delle Asl della Regione è relativa: “Al conseguimento degli obiettivi di salute e di funzionamento di ordine sanitario…”. Gli obiettivi assegnati sono quelli per l’anno 2021. E non è che adesso le cose siano migliorate. Tutt’altro. (Nella foto le valutazioni di tutte le Asl d'Italia, in rosso quelle negative).