ISOLA LIRI - LA MADONNA DI LORETO, TRA FEDE E STORIA

  • Tommaso Villa

La Città di Isola del Liri il 10 Dicembre celebra la festa in onore della sua patrona, la Madonna di Loreto, il cui simulacro è custodito da secoli nella Parrocchia di S. Lorenzo. E' una festa dall' antica tradizione, che ha radici nel periodo in cui la città era parte del Ducato di Sora.

La storia racconta che nella notte tra il 23 e il 24 luglio 1654, poco dopo la mezzanotte, un violento terremoto devastò il borgo medievale dell'isola, circondata dal fiume, e gran parte dell'intero ducato.

Ma un’altra terribile calamità procurava disperazione e morte. Una epidemia di peste, giunta nel 1652 dalla Spagna era arrivata sino a Napoli nel 1656 e minacciava il ducato, i suoi borghi e i villaggi.

A fronte di tale tragedia il Duca Ugo Boncompagni, invocò la protezione della Madonna di Loreto perché preservasse i suoi stati feudali dalla peste incombente e fece dono al Santuario di Loreto di una preziosa lampada d'argento con l'impegno di mantenerla accesa nel tempo.

Invocò anche aiuto e conforto per il borgo dove dimorava, nell'antico castello edificato sopra la Cascata Grande, e affidò la sua gente alla Madonna di Loreto che fu così Patrona di Isola del Liri. Il morbo miracolosamente non si diffuse nel Ducato di Sora E' tradizione che Alle 12 nella chiesa di San Lorenzo, la statua della Madonna di ebano, sollevata da una macchina salga in alto, lentamente, quasi a proteggere i fedeli raccolti in preghiera.

Ricordo che da bambino gli studenti tornavano prima da scuola e gli operai avevano la possibilità di lasciare il lavoro per assistere alla funzione religiosa e vedere la Madonna salire. Il giorno seguente per ricordare il voto di Ugo Boncompagni: il sindaco di Isola del Liri accende un lume a olio che resterà tutto l’anno nella mirabile cappellina, dimora della Madonna, vestita di un prezioso abito. E' una cerimonia toccante nella sua solennità, una forte sensazione che ho provato negli anni in cui sono stato sindaco (nella foto), era come un intenso sentimento che univa in un forte legame passato e presente.

LUCIANO DURO