AQUINO - FARMACIA COMUNALE, GIU' LE MANI
- Tommaso Villa
Il Comitato di cittadini scende in campo a difesa della Farmacia Comunale di Aquino. Con il presidente del comitato pro farmacia comunale Maurizio Gabriele.
In risposta alla delibera del consiglio comunale, emessa in data 27 febbraio, con voto compatto della maggioranza ostacolato in modo altrettanto coeso dalla minoranza, ad Aquino scende in campo un Comitato di liberi cittadini in opposizione al processo di alienazione della farmacia comunale, attivitá sorta negli ultimi anni, positivamente accolta e apprezzata dalla popolazione. Il comitato pro-farmacia comunale aggiunge: trattasi di un bene pubblico di elevato pregio. L'intenzione di vendere una proprietá del comune per finanziare, secondo le intenzioni dalla maggioranza, opere pubbliche rappresenta un'azione negativa a discapito della comunitá, non prevista dai programmi elettorali degli amministratori e a cui è seguita da parte del comitato l'avvio immediato di una richiesta di referendum consultivo. Questo perchè la farmacia comunale, sin da principio affidata in gestione ad un concessionario tramite procedura di gara pubblica, garantisce orari continuativi, servizi aggiuntivi anche gratuiti rispetto al privato, in ragione della Carta dei Servizi sottoscritta tra il gestore privato e l'ente pubblico. Da tale attivitá il comune di Aquino riceve introiti costanti, vitali per le casse, derivanti da canoni annuali superiori a 20.000.euro e crescenti in funzione del fatturato. Il comitato aggiunge: ben vengano le opere pubbliche ma le stesse devono essere finanziate attraverso fondi calzanti PNRR, regionali, europei e non attraverso la vendita di un bene di proprietà dal valore non solo economico ma anche etico e funzionale al servizio pubblico. Il comitato serra i ranghi richiedendo giá dal prossimo consiglio comunale un'azione di revoca della delibera emessa. Nell'ipotesi di insistenza su una volontá al limite dell'irrazionale e per nulla lungimirante, il comitato avanzerá compatto attraverso azioni informative rivolte ai cittadini, forte dell'analisi di atti e documenti ufficiali, fino alla costruzione del referendum popolare menzionato, su cui confida nel supporto della popolazione giá percorsa da un malumore diffuso. Concludono: ci auguriamo che l'atto di revoca della delibera arrivi in fretta, a conclusione definitiva di una vicenda bizzarra, e che le energie siano destinate a modalitá corrette e condivisibili per la ricerca dei fondi piú appropriati.