SORA - PRONTO SOCCORSO, UN INFERNO
- Tommaso Villa
Per il pronto soccorso dell'ospedale di Sora quella di ieri è stata la terza giornata di seguito da dimenticare. Un inferno per il personale e per i pazienti. Tutto ciò mentre i politici, dopo le passerelle negli ospedali romani e le insistenti presenze negli uffici della Asl, sono sempre più attenti alle esigenze degli imprenditori della sanità privata. Quelli che mettono a disposizione i mezzi di informazione e le piscine delle loro eleganti ville.
Ecco cosa è successo ieri ad una donna di Sora, così come lo ha raccomtato il figlio: "Questa mattina (ieri ndr) dalle ore 9.00 mia madre è al pronto soccorso dell'ospedale di Sora per essersi tagliata la mano con una brocca di vetro. Nulla di grave per fortuna, ma da questa mattina, ad ora, (il post è delle 16.33 - mdr) si attende un medico che possa applicare dei punti di sutura. Ora il caso di mia madre come dicevo non è grave, ma paragoniamo questo disagio a casi più gravi. Ora fuori da ogni polemica, ho constatato di persona una forte difficoltà nel gestire il flusso di persone. In molti stazionano da ieri in attesa di risposte o medicazioni. Consideriamo anche che oggi e un giorno di festa e quindi la reperibilità e inferiore al solito, ma non è la prima volta che il pronto soccorso vive sistauzioni analoghe anche in giorni normali. Tante le discussioni intercorse da questa mattina tra personale paramedico e pazienti (alcune anche da toni non proprio leggeri). Per chi conosce un po' il nostro territorio e le sue dinamiche "politiche" non può non costatare che la sanità in provincia di Frosinone è una questione puramente politica non sottovalutabile. E non lo vede solo chi non lo vuole vedere. (Da sempre aggiungerei). Però in compenso abbiamo vinto le provinciali, un "plebiscito!"