SORA - LA DIGA VERSO LA DEMOLIZIONE

  • Tommaso Villa

La diga sul fiume Liri a Sora verso la demolizione. Per il Comune di Sora sarebbe una vera e propria iattura con l’apertura di una “voragine” economica e finanziaria. Sette anni fa Fabrizio Pintori, portavoce del M5S, in splendida solitudine, tra le altre cose aveva dichiarato: “Un’opera superflua e non richiesta dalla popolazione che corre il rischio di gravare sulle tasche dei sorani”.

Ricordiamo che la costruzione della diga per rendere navigabile il Liri era iniziata, su pressioni h24, nonostante l’area di realizzazione dell’opera fosse ricompresa dal Piano Stralcio d’Assetto Idrogeologico (P.S.A.I.) nella fascia C del rischio idraulico. La spesa prevista a carico del Comune fu di 100mila euro, altri 400mila furono accordati con un finanziamento nell’ambito Por-Fesr per la: “Valorizzazione delle aree naturali protette”.

Sulla diga da tempo grava un’ordinanza di demolizione che il Comune di Sora sta provando ad evitare con ricorsi soprattutto per non dover restituire il denaro “inutilmente” speso. A Fabrizio Pintori va data soddisfazione anche se sono passati quasi 10 anni. Allora, nonostante esposti alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica, interrogazioni parlamentari non riuscì a fermare l’inutile opera che fu realizzata h24.

Adesso potrebbero partire le ruspe per la demolizione. Di chi sarà la responsabilità? C’erano tutti i pareri? C’era il parere delle Autorità militari? Presto lo sapremo. Nel film del 1950, diretto dal Ciociaro Carlo Ludovico Bragaglia, Totò ripeteva: “E io pago!”. Sulla diga i cittadini di Sora stanno correndo il rischio concreto di pagare un’opera “inutile” che adesso potrebbe anche essere demolita.