ROCCASECCA - CRISI INDUSTRIALI E PROBLEMATICHE INFRASTRUTTURALI
- Tommaso Villa
“Sulla necessità di lavorare insieme per ottenere la stazione Tav in provincia di Frosinone siamo tutti d’accordo: è la priorità. A prescindere da dove verrà realizzata e sono il primo pronto a schierarmi a favore di un unico progetto. Ma c’è una priorità ulteriore che non può essere dimenticata: quella di definire un progetto di sviluppo e di attrattività dell’intera provincia senza lasciare indietro alcun territorio. Non si può correre il rischio che la Provincia viaggi a due velocità”.
Lo dichiara il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che evidenzia: “E’ di tutta evidenza che in questo momento esiste un problema "area sud della provincia di Frosinone". Stellantis e l’indotto sono la punta dell’iceberg di una crisi di sistema che riguarda l’economia e la produzione, ma ci sono ulteriori criticità aziendali in corso che stanno fiaccando il territorio e i lavoratori con le loro famiglie. Non ultima quella che riguarda direttamente Roccasecca”.
Proprio per discutere e confrontarsi su queste tematiche il Comune di Roccasecca ha convocato un incontro per venerdì 29 novembre, alle ore 15 presso la sede del Comune di Roccasecca. Sono stati invitati i sindaci della Consulta del Cassinate, i sindaci dell’area immediatamente contigua che non fanno parte della Consulta, i sindaci dei comuni presenti sulla linea ferroviaria Roccasecca-Sora Avezzano e della valle di Comino, i parlamentari, la Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, Unindustria Frosinone e Cassino, l’Università di Cassino, il Consorzio industriale e la Banca Popolare del Cassinate, le associazioni di categoria.
Prenderanno la parola il Prof. Vincenzo Formisano, Presidente della Banca Popolare del Cassinate, il prof Raffaele Trequattrini, Commissario del Consorzio Unico Industriale, il professor Mario D'Apuzzo, delegato alla Mobilità per l'Università di Cassino e del Lazio meridionale, il Senatore Claudio Fazzone, l’onorevole Nicola Ottaviani, l’Assessore Regionale Ciacciarelli ed i consiglieri regionali, Alessia Savo e Sara Battisti.
“L’unica strada da intraprendere per le istituzioni per cercare di invertire la rotta e fermare il declino passa attraverso la capacità di rispondere alla fame di infrastrutture di questo territorio, a partire dalla stazione Tav. Un obiettivo da centrare a tutti i costi elaborando una visione complessiva di sviluppo, capace di fare sistema e di saldare insieme le varie aree della nostra provincia, incominciando da quelle zone che al momento mostrano maggiori problemi. E i problemi, come dimostrano le quotidiane manifestazioni davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e le vertenze in corso,in questo momento, sono soprattutto nell'area sud”.
“La Tav non deve essere un progetto ad escludendum – conclude Sacco – ma un progetto dell’inclusione, della saldatura e della solidarietà territoriale per la nostra provincia. Cominciamo a discuterne, viaggiamo uniti nella stessa direzione, insieme all’emergenza economica del basso Lazio”