SANITA' - IL DISASTRO DELLA MEDICINA INFANTILE

  • Tommaso Villa

I minori sono sempre di meno e sempre più fragili. Negli ultimi anni si sta anche abbassando, e di molto l’età dei disturbi, non solo mentali anche quelli alimentari. La soglia è ormai intorno agli otto anni. Come e dove li valutiamo? Come e dove curiamo questi minori nella Provincia di Frosinone?

Se ne occupa il TSMREE (Tutela Salute Mentale e Riabilitazione Età Evolutiva) che si rivolge a bambini, ragazzi e adolescenti (da 0 a 18 anni) ed alle loro famiglie. Questa unità operativa dovrebbe attuare interventi specifici nel campo della neuropsichiatria infantile, della psicologia clinica, della riabilitazione e dell’assistenza sociale a livello territoriale. E’ articolato per rispondere in maniera specifica alle esigenze delle diverse fasce d’età pur tenendo, comunque, presente la necessità di interventi integrati e continuativi fino al raggiungimento dell’età adulta.

Questi sono i buoni propositi sulla carta. Ma, come stanno effettivamente le cose? Intanto appare opportuno evidenziare che le responsabilità non sono dei medici. Dai dati in nostro possesso gli specialisti sarebbero rimasti in tre, la pianta organica ne prevede 20. La domanda non è più: cosa fanno ma, cosa possono fare? Purtroppo riescono a fare solo le valutazioni. Spesso finalizzate al sostegno scolastico. Il risultato è deprimente: in provincia di Frosinone non si cura nessun minore. Le loro famiglie, se gli va bene, sono costrette ad andare al Bambin Gesù di Roma.

Segnaliamo questa situazione, che potrebbe essere imprecisa ma molto vicina alla realtà, ai politici della nostra Provincia. Quando avrete finito di fare le passerelle, anche negli ospedali romani, se ne siete capaci e se ne avete voglia affrontate le questioni serie che stanno sul tappeto e che riguardano la Vostra gente. La Asl non può essere ulteriormente bloccata dalla Regione Lazio. L’atto aziendale sarebbe slittato a giugno e a Frosinone non si riescono nemmeno a fare le conferme degli incarichi fatti con gli articoli 22. Un caso da Corte dei Conti. State pagando stipendi più alti rispetto ai contratti. E chi li incassa lo merita, insieme al contratto per il lavoro che effettivamente svolge.