VIABILITA' - LA FERENTINO - FROSINONE - SORA E LA GALLERIA DIMENTICATA

  • Tommaso Villa

Il 4 ottobre 1964 l’onorevole Aldo Moro tagliò il nastro inaugurale dell’autostrada A1: Milano – Roma – Napoli. Per la Provincia di Frosinone fu una grande opportunità di crescita e di sviluppo. In Ciociaria, lungo la nuova arteria, arrivarono le fabbriche e sorsero nuovi poli industriali.

Per la Media Valle del Liri e la Valle di Comino fu l’inizio di un processo di marginalizzazione che ha provocato danni enormi. Si pensò di rimediare con una serie di superstrade che avevano come punto di arrivo o di transito la Città di Sora, capoluogo di questo grande territorio. Sono stati accumulati ritardi abissali e molte arterie sono rimaste solo sulla carta: Isola Liri – Ceprano – Fondi – Gaeta, Atina – Isernia, Campoli Appennino – Pescasseroli.

Per scelta evitiamo di ricordare ad esempio il “vertice” di Atina del luglio 2011 con i presidenti delle regioni Lazio e Molise (Polverini e Iorio) e delle province di Frosinone e Latina (Mazzuto e Iannarilli).

Per scelta sorvoliamo sulla “Strada per il Parco” o sul “Corridoio Tirrenico” con un progetto da 900 milioni di euro. Sorvoliamo anche sul Piano Regionale per la mobilità del 2020. Tante chiacchiere e pochi fatti. Così sulla carta, così come si vede nella foto, è rimasto il completamento della Ferentino – Frosinone – Spra con il collegamento con la Dorsale Appenninica.

Sulla carta la famigerata galleria di Forca, sulla carta il viadotto di Sora. A tutt’oggi c’è la tangenziale: Schito – Broccostella, pensata e realizzata dall’allora sindaco Enzo Di Stefano.

Ma non bastava prima e non basta ancora di più adesso. Nonostante ciò la galleria di Forca è finita nel dimenticatoio. Non se ne parla nemmeno con le grandi opportunità del Pnrr. Non ne parlano i parlamentari europei, i parlamentari nazionali, i consiglieri regionali, il mega presidente del Consorzio industriale. Non ne parla nessuno e la gente affoga nel traffico.