ISOLA LIRI - QUANDO PEPPE BARRA NARRO' FIABE AI BAMBINI
- Tommaso Villa
Ero assessore alla cultura ed al turismo, la nostra città non aveva una guida turistica che rappresentasse la sua storia, le tradizioni, le bellezze architettoniche e naturalistiche. fu realizzato così uno stupendo depliant, con foto e traduzione in inglese dei testi. Era anche allegato un cd audio contenente due tracce: “Liri Falls” (le cascate del Liri), brano composto dal grande violinista napoletano Lino Cannavacciuolo , un omaggio ad isola del Liri e una recitazione davvero preziosa di Peppe Barra della poesia di Neno Pisani “Glie Sciume Mia”. Fu un grande regalo di Lino e Peppe, e del loro manager Rocco, un segno tangibile della loro amicizia .
Non vollero alcun compenso, ne' rimborso spese. Peppe Barra è un'icona del teatro partenopeo, grande interprete e studioso della tradizione popolare, è attore e cantante raffinato ed intenso, la sua arte è riconosciuta in tutto il mondo. la città di New York gli ha conferito la cittadinanza onoraria quale autentico ambasciatore della cultura italiana. L'Università Federico II di Napoli lo ha omaggiato con il master Honoris Causa in letteratura, scrittura e critica teatrale. il suo album “Mo vene” nel 1992, gli è valso la prestigiosa Targa Tenco.
Nel corso della sua lunga carriera, ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui la Maschera d’Oro. Storiche le incisioni con la “Nuova Compagnia di Canto Popolare” e memorabili le interpretazioni come protagonista negli spettacoli teatrali: “la cantata dei pastori , la gatta cenerentola, Don Chisciotte, l'opera da tre soldi, il borghese gentiluomo” . Un artista di questa grande levatura sarebbe altrove ossequiato e riverito come merita, ad Isola del Liri hanno dimenticato o forse non sanno neanche di questo suo omaggio alla città.
Organizzai anche un incontro con i bambini della scuola elementare. In una sala gremita, affascinati da quell'uomo che sembrava lui stesso bambino, narrò fiabe del '600 di Giambattista Basile, tratte da “Il Pentamerone - lo trattenemiento de peccerille”, parlò di lui stesso, di quando ancora piccolo, calcava i palcoscenici accanto a sua madre Concetta. Ascoltò e rispose a tutte le domande, poi esausto raccomandò alla piccola audience di studiare e salutò tra le note, diffuse, del violino di Lino Cannavacciuolo.
Anche questa è storia che andrebbe scritta e documentata, di quel depliant con CD accluso, stampato in diecimila copie, non c'è traccia, forse esaurito, ma mi hanno riferito che alcune copie sono ammuffite nel piano sottostante, adibito a ripostiglio, della “Sala Lettura Modesto Galante”.
LUCIANO DURO
ex sindaco di Isola Liri