CONSORZI - "USCIRE DAI PERIMETRI DI CONTRIBUENZA"

  • Tommaso Villa

“C’è la necessità di meglio disciplinare la materia relativa ai contributi chiesti dai consorzi di bonifica ai propri consorziati, per non continuare ad alimentare ancora situazioni di sperequazione fiscale e di iniquità”. Lo ha detto Giulio Sacchetti, segretario generale del SICeT di Frosinone (Sindacato Inquilini Casa e Territorio della Cisl) durante un recente convegno tenutosi ad Arce. "Questa esigenza - ha specificato Sacchetti - scaturisce dalle numerose situazioni che spesso si riscontrano per mancanza di servizi non corrisposti, che creano disagio e risentimento da parte dei proprietari che subiscono una vera e propria vessazione, ricevendo richieste di pagamento non dovute e minacce di fermi amministrativi”. Sono diverse, infatti, le segnalazioni dei proprietari di beni immobili che lamentano, a giusta ragione, di essere destinatari di avvisi di pagamento da parte dei consorzi di bonifica locali per l’esecuzione di opere di difesa idraulica del territorio non adeguatamente dimostrate, come previsto dalle vigenti normative... Far ricadere un ingiusto aggravio di spese sulle spalle dei contribuenti, già soggetti al pagamento di altre tasse su terreni e fabbricati – ha stigmatizzato il sindacalista della Cisl – sembra, quindi, eccessivo e scorretto. Ecco perché chi amministra la regione Lazio farebbe bene a portare avanti questa battaglia di civiltà, con lo scopo di escludere dal pagamento i fondi dei comuni che non ricevono alcuna utilità dalle opere consortili, intendendo così porre rimedio all’ingiustizia finora perpetrata che ha oppresso i cittadini senza dar loro nulla in cambio". Giulio Sacchetti ha concluso così: “i consorzi di bonifica non possono essere lasciati liberi di agire senza rispettare le leggi dello Stato e le altre normative che disciplinano la materia”.