CASSINO - "CONSULTORIO SENZA GINECOLOGO DA UN ANNO"

  • Tommaso Villa

Le linee di indirizzo regionali ultime per le attività dei Consultori familiari furono approvate, giusto un decennio fa. In premessa veniva ricordato che tali strutture “sono il frutto di un complesso elaborato legislativo, riconfermato negli anni e ampliato nel mandato, in coerenza con le espressioni del bisogno dei cittadini e degli indirizzi delle politiche sanitarie”.

Un consultorio deve poter contare su “equipe pluridisciplinari di operatori esperti nel campo clinico, psichico e delle relazioni interpersonali, in coerenza con il principio della globalità dell’intervento assistenziale sociale e sanitario”, ci ricorda la consigliera comunale Ornella Rodi, neo eletta nella lista del Pd, dirigente biologo nella Asl di Frosinone. “Per quanto riguarda il Consultorio di Cassino – aggiunge - è fondamentale, per un soddisfacente funzionamento delle innumerevoli incombenze che fanno capo alla struttura, potenziarlo anzitutto con il personale”.
A partire dal ginecologo che qui manca da oltre un anno. Da quando cioè è andato in pensione il professionista che qui ha operato per tanto tempo, a tutt’oggi non si è riusciti a rimpiazzarlo. La consigliera Rodi ricorda quanto sia fondamentale la prevenzione a livello oncologico e ricorda pure che il consultorio familiare partecipa alle attività dello screening dei tumori del collo della cervice. Richiamando poi i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) la neo consigliera riassume altre attività attribuite ad un Consultorio, che vanno “dall’assistenza sanitaria e socio-sanitaria alle donne, ai minori, alle coppie e alle famiglie, all’educazione alla maternità responsabile; dalla tutela della salute della donna e dell’assistenza a quelle in stato di gravidanza, alla interruzione volontaria della gravidanza, all’assistenza ai minori in stato di abbandono o in situazione di disagio, agli adempimenti per affidamenti ed adozioni”.

Una attenzione assolutamente necessaria richiede quindi il Consultorio di Cassino. Una razionalizzazione nella distribuzione del personale si impone senza ulteriori indugi. Anche alla luce – per restare ad un solo settore della Sanità - della macroscopica incredibile situazione ricordata dal sindaco Salera. Vale a dire che l’ospedale “Santa Scolastica” può contare solo su tre ginecologi, di cui uno, peraltro, dispensato da reperibilità e turni notturni. Mentre gli ospedali di Frosinone e di Sora hanno in organico rispettivamente 16 ed 8 unità. Per non parlare del resto.