FROSINONE - FARE CHIAREZZA SUGLI INCARICHI ATER
- Tommaso Villa
“Abbiamo chiesto al Presidente della Giunta della Regione Lazio Francesco Rocca, in qualità di Ente di vigilanza dell’Ater di Frosinone, di attivare le procedure ispettive e i dovuti provvedimenti circa gli avanzamenti di carriera... e le assegnazioni di incarichi dirigenziali avvenute... presso l’Ater di Frosinone, quale ente strumentale della Regione Lazio".
E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Unione Consumatori di Cassino. "Nel tempo - si legge ancora nel documento - dipendenti ritenuti molto vicini ad esponenti della Lega Lazio, si sono visti riconoscere mansioni nettamente superiori, in modo diretto senza alcuna procedura concorsuale. Il tutto con transazioni e conciliazioni ritenute... discutibili. Anche la rappresentanza sindacale della Cgil aveva diffidato l’Ente per il metodo usato per gli avanzamenti di carriera. Sono stati riscontrati anche due incarichi dirigenziali affidati direttamente con determine, anch’esse senza alcun concorso pubblico.
Abbiamo chiesto altresì di adottare i provvedimenti volti a far ruotare il personale nelle aree ritenute più a rischio corruzione, come ad esempio al servizio gare e appalti. Da anni il personale, anche rappresentante unitario sindacale, ritenuto vicino politicamente ad esponenti politici della Lega Lazio, occupa quel servizio.
La rotazione del personale è stata introdotta dall’art. 1, co. 5, lett. b) della l. 190/2012 con il fine di limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. La ratio alla base della norma è quella di evitare che un soggetto sfrutti una posizione di potere o una conoscenza acquisita per ottenere un vantaggio illecito. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha valutato opportuno che le amministrazioni controllanti e vigilanti promuovano l’adozione di misure di rotazione anche per gli enti di diritto privato a controllo pubblico e gli enti pubblici economici. Quindi ci aspettiamo un provvedimento da parte del Presidente Rocca al quale spetta la vigilanza".
Claudio Monticchio, ex consigliere comunale di Cassino e responsabile dell'Unione Consumatori aggiunge: "La Regione Lazio già si è interessata della vicenda richiedendo delucidazioni ai vertici dell’Ente ma purtroppo sembra essersi fermata senza un giustificato motivo. Va ricordato che per gli incarichi dirigenziali affidati direttamente, senza alcun procedura concorsuale, la legislazione e la giurisprudenza consolidata in materia, portano oggi a concludere senza ombra di dubbio che la violazione dell'obbligo di concorso inficia irrimediabilmente la validità rapporto di lavoro, causando la nullità radicale del contratto stipulato. Anche il Consiglio di Stato, sez. V, sentenza n. 820 depositata il 20 febbraio 2014 ha sentenziato l’obbligo del concorso anche per le assunzioni negli enti pubblici economici. Siamo davvero preoccupati per l’accaduto e auspichiamo in un intervento della Regione Lazio e della magistratura”.
Fin qui l'Unione consumatori. Su questi temi pronti ad ospitare il parere dei responsabili dell'Ater di Frosinone e della Regione Lazio.