SANITA' - "RISPETTO PER GLI OPERATORI DI CASSINO"
- Tommaso Villa
“No Attacchi ai Lavoratori": rispetto per gli operatori della Sanità di Cassino dediti quodianamente all’assistenza al malato, subendo spesso aggressioni insulti da parte di utenti/famigliari che non vedono appagate le loro necessità. Questi operatori Sono quelli, che durante il Covid non si sono mai tirati indietro".
Lo dice, Rosa Roccatani segretario dell'Ugl che aggiunge: "Sono quelli, che lavorano spesso soli a turno per carenza di personale. Sono quelli, che troppo spesso sono costretti a rinunciare alle ferie. Sono quelli, che contrariamente a tanti altri, non conoscono i giorni festivi (domeniche – festività – Capodanno – Pasqua – Pasquetta – Natale) sono in prima linea per garantire la salute dei cittadini bisognosi di cure. Sono quelli, che a fronte del delicato servizio svolto, percepiscono stipendi non rapportati al costo della vita, non rapportati alle responsabilità proprie dell’attività svolta! Sono gli stessi che durante il COVID hanno affrontatoo il rischio infezioni. Sono uomini e donne di preparazione, cultura e competenza e, che stante il grande carico di lavoro non sempre possono dimostrare. Sono operatori dipendenti, mal pagati, demotivati, sfiduciati, ma ci sono al momento del bisogno.
Un’attenzione andrebbe posta, sulle ore lavorative, in particolare sui “gettonisti” che superano le 12 ore lavorative, espletando finanche le 24 ore di lavoro continuative, mi chiedo e chiedo, quale attenzione può avere il professionista dopo le 12 ore di lavoro? se è vero come è vero, che il CCNL dispone che l’orario di lavoro non può superare le 12 ore giornaliere a qualsiasi titolo, ci sarà un motivo!
Recentemente nell’ospedale di Cassino sono intervenuti gli ispettori regionali e, guarda caso, un’igiene e pulizia mai vista prima, al pronto soccorso, che solitamente sono presenti 6 infermieri 2 OSS, stranamente erano presenti anche i cosiddetti “camminatori” afferenti le ditte esterne, che come da capitolato, preposti al trasporto: “ritiro, consegna di campioni biologici, fornitura farmaci, presidi, attrezzature, apparecchiature elettromedicali”, da sempre sono estromessi da tali servizi nonostante le insistenze della UGL Salute. Così come era duplicato il personale: infermieri – OSS – Medici.
Cosa ancora più eclatante - conclude la Roccatani- che al Pronto Soccorso non c’era quel solito ammasso di malati in attesa, perché sembrerebbe dislocati altrove".