ARPINO - VITTORIO SGARBI, MASSIMO STRUFFI E FABIO FORTE

  • Tommaso Villa

Da giorni rimbalza da un telefonino all'altro ed ora approda anche sui social un vido in cui il sindaco di Arpino, Vittorio Sgarbi, maltratta l'ex senatore Massimo Struffi (nella foto) in pubblico durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all'artista Ugo La Pietra. Non è la prima volta che il critico d'arte si produce in tali atteggiamenti così perentori ed eccessivi nei confronti di altre persone che restano sgomente e non reagiscono accusando il colpo. Quello 'stai zitto' ad alta voce e con piglio molto brusco, è stato pronunciato verso un politico che ha fatto la storia del paese e della provincia.

Lo scrive l'ex sindaco Fabio Forte in un post nel quale commenta il discorso di Sgarbi, facendo espresso riferimento all'episodio, che riportiamo qui sotto: "Ho visto e ascoltato Sgarbi durante il conferimento della Cittadinanza Onoraria al Maestro Ugo La Pietra (nulla contro la Cittadinanza Onoraria, anzi!). Una delizia, non per il palato, bensì per le orecchie. Orecchie attente, ovviamente. Quindi il vostro Sindaco, in quel discorso infarcito di citazioni socio-demo-antropologiche, dopo un duro richiamo al Sen. Massimo Struffi, trattato come un bambinetto dispettoso (stai zitto!!), si lascia andare ad una serie di cazzate che smentiscono quanto dai di lui “servi sciocchi” asserito prima, durante e dopo la campagna elettorale. Nello scusarsi per non aver potuto allestire la mostra del Maestro la Pietra, dice che la “questione bilancio” del Comune, non ha permesso lo stanziamento di 16 mila euro, somma occorrente appunto all’allestimento della mostra.

Prima cosa non vera. La mostra si sarebbe dovuta tenere presso il Castello di Ladislao a cura della Fondazione “Umberto Mastroianni”. Purtroppo non è stato possibile in quanto le aree da occupare presso uno dei piani, non sono a disposizione della Fondazione. Problema quindi oggettivo che avrebbe esposto chi ha responsabilità a notevoli rischi (autorizzazioni, assicurazioni, etc). Sono arrivate forti pressioni all’indirizzo dell’esecutivo della Fondazione, ma è prevalso il senso di responsabilità e il rispetto delle regole.

Seconda cosa non vera (da verificare). Sgarbi parla di finanziamenti che lui avrebbe fatto arrivare al Comune. Il primo sotto forma di donazione di quello “splendido” Cicerone sulla passeggiata del cosiddetto Belvedere (ne avremmo fatto volentieri a meno), altri al “Certamen”, attraverso banche e fondazioni. Bene, chiederemo al Presidente Renato Rea se è vero e a quanto ammonterebbero le cifre. Mi sarei aspettato, dopo quei proclami tipo “Sgarbi è un’opportunità”, di ascoltare altro. Non un piagnucoloso e imbarazzante Sgarbi che si lamenta delle ristrettezze di bilancio. E che cazzo fa lui? E i finanziamenti persi? Ne è a conoscenza? E i finanziamenti per importanti manutenzioni e per altrettante importanti opere pubbliche, dove sono?

Insomma, questa opportunità, dopo un anno di amministrazione (vecchia di dieci anni, giusto per ricordarlo agli smemorati), ha prodotto un Cicerone in plexiglas e un non ben definito finanziamento al Certamen. Ma Sgarbi sapeva tutto. Sapeva del bilancio, sapeva della squadra, sapeva anche di come avrebbe vinto, convinto delle sue doti di imbonitore. Infatti, il vero problema non è lui. Ma lui è il Sindaco. In quel video che citavo si definisce “onorario”, un assurdo etico, morale, politico. Un insulto non solo a chi lo ha votato, ma ad una intera Comunità.

Ha legittimato nuovamente Sera, stranamente ha magnificato, si fa per dire, Biancale. Quest’ultimo, incoronandolo come il vero Sindaco. Addirittura patinato. Sera invece lo ha definito un normale Sindaco/Vice Sindaco, non sapendo più come uscire da un momento di incartamento lessicale. Nulla di personale contro i citati amministratori in quanto appunto persone, ma il giudizio è negativo sull’operato. Si continuano a fare “marchette” in ambito artistico culturale, ma delle cose serie non frega niente a nessuno. Men che meno a Sgarbi, impegnato in campagna elettorale per un seggio a Bruxelles nel collegio/circoscrizione Sud con Fratelli d’Italia, mentre la maggioranza che qui lo sostiene fa campagna elettorale per un certo Leodori, candidato con Verdi e Sinistra di Bonelli e Fratoianni. Chissà cosa ne pensano i piddini che numerosi sono in amministrazione e cosa ne pensa Struffi. Hanno avuto una gran fortuna, diciamolo pure. Fosse stato candidato nella circoscrizione dell’Italia Centrale, avrei voluto vedere Fortuna fare il rappresentante di lista e gli altri accoliti andar per voti per Fratelli d’Italia. Quando non si ammette la realtà, quando non si è obiettivi e intellettualmente onesti, si fa danno a se stessi e agli altri. Il dato di fatto è inconfutabile. Uno schifo vero, velato da una indoratura che prima o poi scolorir".