CASTELLIRI - GIULIANO GABRIELE SI AFFERMA IN SVIZZERA

  • Tommaso Villa

Castelliri: nessuno è profeta in patria: il quotidiano svizzero "Le Temps" ha inserito l'album "Basta!" di Giuliano Gabriele tra quelli più apprezzati del 2024. Giuliano Gabriele, il talentuoso cantautore e organettista italo-francese, è una risorsa preziosa del nostro territorio. Nato a Sora e residente a Castelliri, Gabriele ha coltivato fin da bambino la sua passione per la musica popolare meridionale, ispirato dal bisnonno Giacomo Lorini, musicista del gruppo folkloristico di Castelliri negli anni '30.

Ha intrapreso il suo percorso musicale all'età di otto anni, studiando l'organetto e successivamente la zampogna e il tamburello. La sua formazione musicale è stata arricchita dalle lunghe estati trascorse in Francia, dove ha sviluppato una sensibilità particolare verso le altre culture. Dal 2005, ha partecipato a numerose esibizioni live in Italia e all'estero, collaborando con artisti di fama internazionale come Nada, Francesco De Gregori, Teresa De Sio e Ginevra Di Marco. Ha condiviso alcune delle sue esperienze più memorabili, tra cui una collaborazione straordinaria nel 2011 con il leggendario attore, coreografo, ballerino, mimo e regista britannico, Lindsay Kemp.

Gabriele è il fondatore e direttore artistico dell'Orchestra Officine Meridionali, un collettivo di musica popolare attuale composto da giovani musicisti provenienti da tutta l'Italia centrale e meridionale. La missione del progetto è quella di riunire artisti talentuosi che rappresentano il patrimonio immateriale della musica popolare contemporanea. Nel corso della sua carriera, Gabriele ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio "Umbria Mei Folk Festival" come migliore Folk Band emergente nel 2014, il Premio Andrea Parodi 2015, dedicato alla World Music in Italia, e il Premio "Gener/Azioni" Ethnos Festival 2018. Il suo ultimo album, "Basta!", è stato accolto molto positivamente dalla critica internazionale e ha ricevuto riconoscimenti in pubblicazioni come "Le Monde" e "Songlines". Per Gabriele, la musica è più di un semplice intrattenimento: è la sua religione, la sua famiglia, la sua ossessione e il suo messaggio impresso nel tempo.

Le sue performance sono caratterizzate dalle "maschere della coscienza" che sono un elemento artistico profondamente simbolico che utilizza per esplorare e rappresentare emozioni intense e temi sociali complessi. Queste maschere sono una reinterpretazione moderna delle antiche maschere zoomorfe dei carnevali, unendo tradizione e innovazione in un'esperienza performativa unica.

Le "maschere della coscienza" sono utilizzate per fissare il pubblico e creare un'atmosfera immersiva, permettendo agli spettatori di liberarsi dal male quotidiano attraverso emozioni e danze sfrenate. Questa pratica non solo rende i suoi spettacoli visivamente affascinanti, ma aggiunge anche una dimensione psicologica e riflessiva, sfidando il pubblico a confrontarsi con le proprie emozioni e le realtà sociali. Le maschere sono, quindi, uno strumento potente per Gabriele, permettendogli di trasmettere messaggi significativi e di creare un legame profondo con il suo pubblico. La loro presenza nei suoi spettacoli sottolinea l'importanza della consapevolezza e della riflessione, rendendo ogni esibizione un momento di introspezione e liberazione.

Con il suo ultimo progetto, ha sfidato il passaggio da suonatore di organetto a compositore e cantautore, esplorando temi duri e scomodi come il potere, le ingiustizie quotidiane e le fragilità psicologiche. Il viaggio musicale di Giuliano Gabriele è un esempio di come la tradizione possa coesistere con l'innovazione, creando un suono unico e significativo. La sua dedizione alla musica e ai suoi riconoscimenti artistici lo rendono un artista da non dimenticare.