ISOLA/ARPINO - IL DEPURATORE E L'INCHIESTA DI REPORT

  • Tommaso Villa

Domenica scorsa, il programma televisivo Report ha rivelato che il settore del trattamento delle acque reflue è dominato da alcune società, principalmente francesi, che cercano di aggiudicarsi appalti milionari escludendo altre aziende con modalità illecite. Tra queste, Suez azionista del Gruppo ACEA, il quale, attraverso la controllata Acea Ato 5, ha proposto la realizzazione di un impianto intercomunale per la depurazione delle acque reflue dei Comuni di Isola del Liri e Arpino, da costruirsi in contrada Pelagalli. Questo fatto ha ulteriormente preoccupato i cittadini di Isola del Liri e Arpino, in particolare coloro che risiedono in via Capitino, SS 82 nel Comune di Isola del Liri e in via Chiatti nel Comune di Arpino, che vivono nelle vicinanze del sito individuato dall'amministrazione di Isola del Liri. È importante sottolineare che i cittadini e il Comitato costituitosi non si oppongono alla realizzazione di un impianto di depurazione, ma chiedono che venga ubicato a una distanza sufficiente dalle abitazioni per evitare l'esposizione ad agenti infettivi e odori molesti.

Questa preoccupazione è ulteriormente giustificata dalle rivelazioni del programma televisivo riguardo la gestione di impianti esistenti nella Provincia di Frosinone, tra cui quello di Fontana Liri, in completo degrado e abbandono, come denunciato dal Presidente Marco Belli dell'Associazione Ambientalista Fare Verde. Le preoccupazioni dei cittadini sono state condivise anche dallo staff di Report che attraverso il giornalista Sigfrido Ranucci sono rimasti basiti nel riscontrare la vicinanza dell’area individuata rispetto alle abitazioni. Il servizio concludeva con un punto di domanda “Possibile che non ci sono soluzioni alternative?”.

Questa domanda i Cittadini e il Comitato da anni la sottopongono all'attenzione dei Sindaci di Isola del Liri e Arpino, senza tuttavia ottenere una risposta concreta. I cittadini e il Comitato chiedono nuovamente ai Sindaci di Isola del Liri e Arpino, e ai rappresentanti provinciali, di impegnarsi a trovare soluzioni concrete per evitare i disagi inevitabili per i residenti che vivono in prossimità del sito individuato, qualora l'opera venga realizzata. Il malcontento che ne deriverebbe può scaturire a proteste ed iniziative legali nei confronti di chi sarà ritenuto responsabile di aver leso, con le proprie decisioni, il diritto alla salute e al benessere, come sancito dall'art. 32 della Costituzione. Chi ricopre il ruolo di amministratore deve saper ascoltare e confrontarsi con i cittadini, movimenti e associazioni, al fine di evitare che simili posizioni possano minare lo sviluppo e la vivibilità del territorio.