ARPINO - SGARBISTAN E IL PRINCIPATO DI CICERONISTAN

  • Tommaso Villa

"Scoppia la guerra nello Stato dello Sgarbistan. Stato autoproclamato, confina con il Kazakistan, l’Azerbaigian, il Kirghizistan, l’Uzbekistan, il Turkmenistan e con il Principato di Ciceronistan".

A parlare è l'ex sindaco di Arpino, Fabio Forte che aggiunge: "Nel Principato, dove hanno accolto a braccia aperte l’autocrate dello Sgarbistan, vige un clima di grande preoccupazione. Il Principe del “foro”, sente la responsabilità dell’aver ceduto lo scettro all’autocrate e spera di poter presentarsi di nuovo al cospetto dei sudditi purificato dalle stesse chiacchiere con cui li aveva già addormentati. Intanto il vice dell’autocrate, il Duca “rosso di Sera, bel tempo si spera”, inizia ad intravedere, all’orizzonte, fulmini e saette. Pare si sia rivolto ad un santone del posto affinché gli scongiuri una indegna uscita di scena. Mentre sotto il maestrale continua ad urlare Biancale, pare ce l’abbia con la Dea bendata o con chi non è dato capire; continua infatti ad imprecare … “Fortuna, Fortuna, Fortuna”. Con la caduta dell’autocrate, verranno meno le nomine fatte a due illustri sudditi. Uno prima censore e poi difensore dello stesso autocrate, l’altro candidato contro, ma poi illuminato, anzi fulminato sulla Via di Damasco. Meglio novellare con ironia, che di tragedia ne basta una. Quella sceneggiata, con la sapiente regia del Principe, nelle piazze del paese a maggio dello scorso anno. “Mala tempora currunt sed peiora parantur”.