CASTELLIRI - RICHIAMATE EMILIO DI FOLCO

  • Tommaso Villa

In Municipio a Castelliri, l’ex vice sindaco Emilio Di Folco, deve aver lasciato un buon ricordo. Molti già lo rimpiangono e per alcuni è ancora… presente. Non se ne può proprio fare a meno. E il nuovo vice sindaco, nonostante il successo elettorale, appare infastidito dalla perdurante presenza di Emilio Di Folco. Al gruppo consiliare di minoranza non è sfuggita la delibera numero 45 adottata lo scorso 7 luglio, un mese dopo le elezioni comunali, nella quale risulta “presente” Emilio Di Folco.

Ecco cosa hanno scritto in una nota: “In sede di Consiglio Comunale convocato il giorno 30 luglio scorso per la approvazione degli atti, l’opposizione ha sollevato una evidente eccezione di irregolarità della Delibera di Giunta numero 45 del 12 Luglio 2024 con la quale erano state approvate variazioni al bilancio di previsione 2024/2026. A ben vedere, però, la medesima approvazione era stata votata anche da un consigliere che risultava presente pur non essendo parte della Giunta! Insomma, nell’Atto Ufficiale ovvero nella Delibera, veniva dato atto della presenza (e quindi del voto) di un vecchio consigliere comunale che, per ovvie ragioni, non poteva avere alcun potere in merito non godendo neppure più di alcuna carica elettiva!

I consiglieri di opposizione hanno immediatamente rilevato la violazione delle regole di procedimento che hanno falsato l’atto di giunta sia dal punto di vista formale che sostanziale non essendo rilevabile e concretamente accertabile la identità di coloro che avevano preso parte alla Giunta Comunale, così come del numero legale dei presenti ed aventi diritto al voto. A seguito delle eccezioni sollevate dai consiglieri di opposizione, nonostante il tentativo della maggioranza di far classificare l’errore come ‘mero errore materiale’, la seduta è stata riaggiornata a nuova data con la necessaria riconvocazione del Consiglio Comunale. È chiaro che quella delibera di giunta è atto viziato – si legge ancora nella nota – e che dovrà essere oggetto di revoca. Oltretutto, secondo i consiglieri di opposizione – i quali hanno compiutamente agito contro l’attività della maggioranza che ha leso le stesse cariche elettive – dovrebbe essere rivisto anche l’atto del Revisore dei Conti che è strettamente collegato al primo e che dallo stesso dipende. È evidente che i consiglieri di opposizione svolgono il loro ruolo con solerzia e con rigore ma errori di questo tipo (materiali o no) non dovrebbero trovare alcun accesso in Documenti Ufficiali, Pubblici e relativi a contenuti di importanza notevole per tutta la popolazione”.