EDITORIALE - LA LEGA E LA CARICA DEI CENTOUNO

  • Tommaso Villa

Nel meraviglioso film d’animazione la carica era dei 101. L’altra sera sulle colline di Sora, in una confortevole pizzeria, erano un po’ di meno. Noi ne abbiamo contati 70, ma qualcuno si è affrettato a farci sapere che erano 85. Tanti, ma non 101.

Erano un po’ assortiti territorialmente. Non poteva mancare l’Imperatore di Mezzano e pare ci fosse pure il reuccio di Quaglieri.

Ma a quale “carica” stanno lavorando? Qualcuno ha pensato a Goffredo di Buglione e alla prima Crociata. Il solito ben informato, ci ha fatto sapere che non si tratta della prima Crociata ma più modestamente della battaglia di Legnano.

Siamo arrivati ad Alberto da Giussano, a Gianfranco Miglio e alla Lega Nord. Al partito nato sulle ceneri del Medioevo che rispolvera lo stato federalista.

“Prima la nostra gente, prima i padani. Mandiamo a fanculo Roma”. Queste parole sono di Salvini, quello che voleva: “L’indipendenza della Padania”. E Bossi: “Bisogna aiutare quelli del sud, sennò straripano qui…”. E Feltri: “I Meridionali sono inferiori…”.

L’imperatore di Mezzano e il reuccio di Quaglieri hanno evidentemente la memoria corta sul piano geopolittico. Poi, però, c’è altro, tanto altro.