ISOLA LIRI - RADIO ISOLA 1 NELLA STORIA

  • Tommaso Villa

Nel 1975 ero appena tornato da Londra dove avevo acquistato una intera valigia di dischi, rarità che allora difficilmente potevi trovare in Italia se non in qualche costoso negozio d'importazione. Conoscevo Mario Costa, di origine partenopea, aveva sposato una ragazza di Isola. Lo avevo incontrato anni prima al noto ristorante “Il Fico” , sui colli romani, in occasione di un capodanno, dove la nostra band The Fevers faceva da supporto all'ospite di turno che era nell'occasione Riccardo Del Turco. Mario era un gran lavoratore, non disdegnava alcun mestiere e poiché era discreto e aveva modi gentili, veniva molto richiesto anche come cameriere.

La sua testa era un vulcano di idee, si incominciava allora a parlare di radio libere, anche se non esisteva alcuna legislazione specifica, ma già qualche emittente trasmetteva nelle grandi città. Aveva un'intraprendenza fuori dal comune, nulla per lui sembrava impossibile, era stato radioamtore ed il suo chiodo fisso era quello di aprire una radio. Non fu difficile trovare un'intesa: io avrei curato la programmazione musicale. La sede provvisoria fu l'abitazione dello stesso Mario. Comprò un trasmettitore militare presso la NATO di Bagnoli, modificò con l'aiuto di un tecnico un'antenna televisiva che diffondesse il segnale, io portai da casa il mio giradischi comprato a piccole rate da “Selezione” e tutto fu allestito per le prime prove di trasmissione.

Non avevamo allora modelli di riferimento, ognuno doveva inventarsi il proprio modo di parlare e presentare, gli unici ai quali potevamo ispiraci erano Arbore e Boncompagni che a quei tempi conducevano una trasmissione di successo “ Alto gradimento”. Ricorderò sempre quel freddo pomeriggio in cui trasmettemmo la prima volta; nelle case, nelle macchine, nei negozi, quasi tutti cercavano la frequenza per ascoltare “Radio Isola 1”. La prima musica fu il jazz , perchè ero l'unico a possedere dischi, poi scelsi come sigla di apertura e chiusura dei programmi “Valentyne Suite” dei Colosseum. Di tanto in tanto la voce di Angela ripeteva: “Radio Isola 1 prove tecniche di trasmissione”. Il resto è storia, ci trasferimmo a Capitino, la radio crebbe sia tecnicamente con apparecchiature sempre più professionali che permettevano di raggiungere un'audience più vasta ma anche attraverso una programmazione più accurata e qualificata. Io e Mario facevamo una selezione molto rigorosa nessuno si avvicinava al microfono se non fosse pronto. Ricordo con affetto tutti coloro che contribuirono a vario titolo.

Il palinsesto, vario e ben articolato negli orari, raccoglieva tutti i gusti per cui l'indice d'ascolto era molto alto. Fu un'esperienza indimenticabile poi io e Mario ci dividemmo e fu una separazione consensuale, lui era per una radio commerciale, aveva giustamente investito risorse e rappresentava un lavoro e un sostegno economico per la famiglia, io avevo nella testa una radio militante con una chiara connotazione politica, era un momento molto difficile per il comprensorio, le fabbriche chiudevano e le manifestazioni di protesta erano molteplici, c'era la necessità di dare voce a quei lavoratori che vedevano un futuro incerto.

Misi su con altri “Radio Cassandra” , ma questa è un'altra storia ... Lo incontravo spesso, parlavamo di quei tempi pionieristici, ci volevamo bene, entrambi eravamo perfezionisti e insoddisfatti delle nostre radio, progettavamo di ritornare insieme per fare un'unica grande emittente , ma non avemmo il tempo... mi fermai a parlare con lui una mattina al bar, aveva un ampio cappello a falde larghe, mi comunicò di essere molto malato ma mostrava una apparente serenità, fu l'ultima volta che lo vidi. Nel 2011 vennero ad Isola al “Liri Blues” i Colosseum, eseguirono “Valentyne Suite”, la piazza era in delirio, era la nostra musica, vedevo Mario sorridere compiaciuto e riascoltavo la voce di Angela: “Radio Isola 1 prove tecniche di trasmissione”. Il logo della radio è opera dell'Arch. Luigi Scala.

LUCIANO DURO