ANAGNI - "IL GIUBILEO DI BONIFACIO VIII"

  • Tommaso Villa

Ha riscosso un grande successo di pubblico il convegno di sabato scorso organizzato dall’associazione via Benedicti dal titolo “Il giubileo di Bonifacio VIII”. Non solo apprezzamento ma anche emozioni che hanno conquistato i presenti, trasmesse dalla brillante relazione del professor Giovanni Minnucci, che ci piace ricordare nativo di Alatri e al quale ancora è legato, una vera e propria ‘lectio Magistralis’ che ha rapito il pubblico: ipnotico nella sua relazione sulla bolla di istituzione del Giubileo di Bonifacio VIII del 1300 d.C.

Un convegno sull’origine del Giubileo nella storia della Chiesa, in un luogo simbolo legato alla sua istituzione, organizzato per volere del papa Bonifacio VIII. Il convegno presieduto dal presidente di via Benedicti dottor Francesco Rabotti, con la partecipazione della Madre generalissima suor Patrizia Piva, custode del palazzo di Bonifacio VIII, dei sindaci di Alatri, Maurizio Cianfrocca, della città di Anagni ospitante, Daniele Natalia, ha visto appunto la partecipazione del professor Giovanni Minnucci, professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno e rettore della Fabbriceria del Duomo di Siena, che ha guidato il pubblico in un viaggio attraverso la storia e il significato della bolla di indizione del Giubileo proclamata da Bonifacio VIII, con un’attenzione particolare al contesto storico e religioso dell’epoca.

L’evento iniziato con la lettura della bolla papale, seguita da un’analisi approfondita del commento di Jean Lemoine, cardinale piccardo stretto collaboratore di Bonifacio, che illumina le ragioni dietro la scelta papale e le sue implicazioni teologiche e pratiche. Il professor Minnucci in modo spigliato ha illustrato il sistema penitenziale dell’età medievale, esaminando i requisiti necessari per lucrare l’indulgenza e affrontando alcune complesse questioni interpretative legate alla bolla. Questo approfondimento ha messo in luce le dinamiche della ‘plenitudo potestatis’ del papa, punto di snodo del pensiero politico medievale.

La città di Anagni si presta particolarmente per l’occasione, poiché proprio a questo concetto e al rifiuto di riconoscere il primato della Chiesa da parte del re di Francia Filippo IV il Bello è legato l’episodio del leggendario schiaffo, con cui il papa sarebbe stato umiliato da un emissario del sovrano francese. A rendere interessante l’intervento del professor Minnucci, anche una prospettiva su come il Concistoro abbia discusso e risolto tale questione giuridica. Al termine del convegno i partecipanti hanno potuto effettuare una visita guidata al Palazzo Papale.

BRUNO GATTA