LIRI BLUES - I RICORDI E L'AMAREZZA DI LUCIANO DURO

  • Tommaso Villa

Nell’inverno del 1988 mi recai a Roma con l’allora sindaco Ing. Flavio Gabriele, per verificare con la direzione del Big Mama, a quei tempi, il più famoso blues club italiano, la possibilità di organizzare ad Isola del Liri un blues festival. Ricordo le perplessità per un genere musicale che si riteneva per pochi appassionati. Debbo tuttavia riconoscere che l’Ing. Gabriele aveva stima nei miei confronti ed immagino quanto egli abbia dovuto battersi per convincere il suo schieramento politico a sostenere l’idea. La prima edizione del festival fu organizzata in quindici giorni e con 16 milioni e fu un successo al di la di ogni ottimistica previsione.

A tutto questo pensavo mentre l’aereo mi portava a New Orleans insieme a Gianni, il Senatore Magliocchettti, sindaco di Isola, e la signora Luisa per concretizzare un progetto che sembrava ancora più arduo del primo, il gemellaggio con la Città della Louisiana da dove il blues ed il jazz hanno avuto origine. Il festival era cresciuto di anno in anno, le sedie gialle di plastica dura avevano sostituito quelle di legno chiudibili, una schiera di ragazzi entusiasti faceva parte dell’organizzazione, ma soprattutto era divenuto patrimonio di un’intera città, ne aveva diffuso l’immagine sul territorio nazionale ed era stato la scintilla che aveva acceso la voglia di rinascita economica e culturale per una collettività provata dalla crisi industriale degli anni ’70 - '80.

Ricordo le telefonate che giungevano da ogni parte d’Italia per chiedere quale traghetto si dovesse prendere per raggiungere “l’isola”, i titoli dei giornali… Dal Mississippi al Liri, il nero fiume del blues… Il vecchio americano e i nipotini italiani…Tre Giorni a Liri nell’Isola del blues… Una città in Blues… Ricordo con affetto tutti i grandi bluesmen esibitisi sul palco di una piazza Boncompagni, ormai troppo piccola: Buddy Guy il più grande chitarrista vivente; Noel Redding, bassista di Hendrix, stralunato e provato da una vita vissuta troppo intensamente, Albert King capriccioso come un bambino viziato; Michael Coleman ed i ragazzi della piazza a suonare e bere birra nei giardinetti di via Po; HoneyBoy Edwards con il suo ruvido downhome blues; Louisiana Red catturato dalla magia dei gatti neri del centro storico; Jimmy Dawkins bluesman e predicatore allo stesso tempo che badava ai musicisti della band con la cura di un padre assillante; Larry Garner, “Loreto” per gli amici che, nei giorni della sua permanenza, aveva stabilito un legame di sincero affetto con la città, mi chiamava “Papa Duro” in segno di rispetto; Rockin’ Dopsie il re dello zydeco, dal linguaggio francofono incomprensibile e poi Robert Lee Burnside, James Cotton, Billy Branch, Roberto Ciotti e gli altri, li porto tutti nel cuore come componenti di una grande famiglia. E’ estremamente piacevole nelle giornate d’inverno, quando già si pensa al prossimo festival, ricevere una cartolina da Tokyo o un pacco con l’ultimo CD, una telefonata da Chicago di qualcuno che non ti dimentica e che ti vuole bene, che forse non rivedrai più ma al quale ti senti legato per sempre.

E’ la magia del blues ! Nei giorni di permanenza a New Orleans, non potevo mancare al concerto di Bobby "Blue" Bland. bluesman stimato che partendo dalle radici aveva sviluppato una personale interpretazione del blues. Quando entrai nella hall della famosa “Holuse of the Blues” fui sorpreso da una calda accoglienza, il mio accompagnatore aveva preventivamente avvisato chi io fossi e m resi anche conto dell' importanza del mio festival, disposti alla parente ben visibili, tra le locandine dei più importanti festival del mondo, ce n'erano due del “Liri Blues” e la cosa mi riempì d'orgoglio.

Avevo raggiunto l'obiettivo, e l'impegno fu quello di procedere con sempre maggior passione e professionalità perchè ciò che avevo a lungo sognato era realtà a fronte di un successo così straordinario per una piccola e malmessa città che aveva perso l'identità a seguito della disastrosa crisi economica... Poi è successo l'imprevedibile ...

Luciano Duro