AMBIENTE - I FIUMI, LE CENTRALI E I SOVRACANONI DEI BIM
- Tommaso Villa
Una vera e propria “pioggia” di denaro. Si sta abbattendo sui Comuni del Bacino Imbrifero Montano (Bim) Liri – Garigliano. Una vicenda complessa e delicata che si trascina da anni e che si avvia a soluzione. Ciò, grazie al lavoro fatto dal Comune “capofila” di Picinisco e dal ruolo svolto dall’Amministrazione provinciale. Basti pensare che il 28 febbraio 2023, durante un convegno a Frosinone su questo tema, il Presidente Luca Di Stefano dichiarò: “Siamo vicini agli enti”. Parlava da Presidente della Provincia, pensava da sindaco del Comune rivierasco del Liri e del Fibreno di Sora.
Il fatto. Nella sostanza delle cose, la legge istitutiva dei Bim prevede che i concessionari di grandi derivazioni di acqua per le centrali idroelettriche debbano versare un sovracanone ai Comuni. A quali Comuni? Sempre nella sostanza delle cose, a quei Comuni nei quali cadono le acque piovane che alimentano i fiumi. Quindi non solo il comune “capofila” Picinisco, ma anche tanti altri.
I concessionari, non tutti per la verità, si sono messi di traverso e non hanno gradito pagare il sovracanone. Tra i concessionari che non hanno gradito c’è la C.E.I Srl che, tra le altre cose, gestisce la centrale del Vacatoio a Isola Liri. Quella che ha devastato la seconda cascata della Città.
Questa società ha proposto ricorso al Tribunale delle Acque Pubbliche, presso la Corte d’Appello di Roma per le annualità 2014 – 2019. Il Comune di Picinisco si è costituito in giudizio. Pochi mesi fa il Trap ha definito il giudizio rigettando la domanda della C.E.I. Srl , accogliendo la domanda riconvenzionale dei Comuni.
Da qui la “pioggia” di denaro. Ma, come spesso capita, prima si vincono le cause e poi si fanno le transazioni. Su questi aspetti, per scelta, sorvoliamo. Ciò, perché la vicenda riguarda anche il Comune di Isola Liri dove le transazioni si fanno per importi ben più rilevanti. Comunque l’ente locale della Città delle tre cascate, solo per quel quinquennio e solo dalla Cei, incasserà 23mila, 115 euro e 31 centesimi, da imputare sul bilancio 2024.
Quando la pioggia è benedetta.