SANITA' - LA SAVO, LE CHIACCHIERE E I FATTI

  • Tommaso Villa

"L’intervento della Presidente della commissione regionale alla sanità Alessia Savo (nella foto) costituisce l’ulteriore conferma che è assolutamente fondato l’appello rivolto, nei giorni, scorsi da parte di noi socialisti alla Regione per evitare la chiusura del reparto malattie infettive dell’ospedale di Frosinone per mancanza di personale".

A parlare è il segretario provinciale del Psi, Massimo Calicchia che aggiunge: "Ora ci attendiamo che alle parole della Savo seguano sul serio i fatti concreti poiché, a tutt’oggi, tale reparto può contare in realtà soltanto su due medici infettivologi (Fabrizi e Sebastiani), oltre alla dirigente (Casinelli), mentre l’organico in epoca precovid era di otto medici infettivologi più la dirigente. Ci auguriamo vivamente, nell’interesse della collettività, che, secondo quanto promesso dalla Savo, vengano immediatamente assunti due medici infettivologi, ma osserviamo che ciò non sarebbe comunque sufficiente a garantire la piena efficienza di un reparto vitale per la sanità della nostra provincia e di cui ho potuto verificare personalmente il grande valore del personale medico e paramedico".

Dura la cionclusione sul piano politico: "Quanto alle accuse, a noi rivolte dalla Savo, di presunte critiche strumentali, le rispediamo decisamente alla mittente, anche perché è ben noto che in passato noi socialisti non abbiamo risparmiato rilievi nemmeno all’allora presidente della regione Zingaretti".

Sommessamente suggeriamo alla Savo di chiacchierare meno e di fare un giro negli ospedali della Sua provincia, dove migliaia di persone l'hanno votata. Inizi dal pronto soccorso del Ss Trinità di Sora, verifichi le sofferenze della gente, le lunghe attese, la mancanza di posti letto.