ISOLA LIRI - LE MERIDIONALI, IL BOTTEGONE E LA ZITA
- Tommaso Villa
Quando penso a Borgonuovo, vedo le Cartiere Meridionali e gli operai che escono in fretta dalla fabbrica perchè hanno finito il turno e quelli che entrano per il turno successivo, penso al “bottegone”, quella sorta di spaccio aziendale adiacente al grande cancello, alla “zita”, quella lunga che si spezzava prima di finire nell'acqua della pentola. Al feltro che non era più buono per la macchina ma ci riscaldava nelle fredde notti d'inverno.
Ricordo la donna che con il carrettino portava la “seppiera” agli operai perchè il tempo per tornare a casa a pranzare non c'era. Alla rivolta delle “stracciarole” nel 1901, a quel febbraio del 1949 quando i carabinieri spararono sugli operai che decisero l’occupazione della fabbrica e a Tommaso Diafrate 25 anni che venne ucciso, travolto da un automezzo lanciato in una folle e criminale carica.
Guardo mio padre giovane che alla CRDM ha lavorato fino a quando una terribile artrosi invalidante non lo costrinse ad andare in pensione anticipatamente. Più tardi a quel 1° Maggio, il corteo rallentava quasi a voler tributare un omaggio alla cartiera, ormai chiusa. Questa è Borgonuovo, “ La Piccola Parigi”, è la storia della nostra città, di quei grandi uomini ai quali dobbiamo tutto, perchè ci hanno insegnato la cultura del lavoro, la voglia di stare insieme, la solidarietà verso i compagni di lavoro, affinchè nessuno si sentisse solo con i propri problemi. Altri tempi ma la storia resta e da essa dobbiamo trarre insegnamento per ricostruire il futuro.
LUCIANO DURO