EDITORIALE - I SINDACI, LA SANITA' E l'ACQUA PUBBLICA

  • Tommaso Villa

Nella gestione della Sanità pubblica molti sindaci si stanno comportando peggio di quello che hanno fatto per l’acqua pubblica. Un anno fa l’assemblea dei sindaci della nostra provincia, a stragrande maggioranza, ha votato a favore dell’aumento della tariffa dell’acqua potabile … pubblica: del 5,48% per il 2022 e 4,40% per il 2023. In 47 votarono a favore, il sindaco di Alatri si astenne, votarono contro solo i primi cittadini di Atina e di Fumone (Matteo Campoli - nella foto). Che strana coincidenza. Il sindaco di Fumone sale sulle barricate per difendere l’ospedale di Alatri. Il sindaco di Fumone sale sulle barricate contro l’aumento delle tariffe idriche. Gira gira gli fanno fare la fine di Pietro da Morrone e lo rinchiudono nel bel castello del suo paese.

Gli altri, molti altri resteranno liberi. Di stare in rigoroso silenzio. Di votare a favore degli aumenti delle tariffe idriche. Di non difendere adeguatamente le strutture sanitarie pubbliche della nostra Provincia. In questo sono un po’ Ciceroniani. Sanno bene che per loro: “Non è importante fare ma apparire”. E appaiono spesso sui mezzi di informazione, in particolare di quelli degli imprenditori della sanità... privata e dell'acqua... privata. Naturalmente sempre in positivo. E ci mancherebbe dopo quei voti e quei silenzi.