CASSINO - CORTEO PER LA VERTENZA DE MEDICI

  • Tommaso Villa

I lavoratori della Cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia questa mattina hanno espresso tutto il loro disappunto, la loro rabbia, la loro preoccupazione. La vertenza si trascina e il corteo, che si è concluso nella piazza antistante il Comune di Cassino, è stato molto partecipato. C'erano tanti sindaci, c'era l'Amministrazione provinciale di Frosinone. Così come emerge da uno striscone esposto dai lavoratori (nella foto) è finita sul banco degli imputati la Regione Lazio. La vicenda è nota ed ora è auspicabile che: "I silenzi della Regione" si trasformino in azione risolutive.

Nelle redazioni sono confluite una valanga di dichiarazioni. Impossibile riportarle tutte, così citiamo il solo sindaco di Cassino, Enzo Salera: “Siamo tutti al fianco dei lavoratori della Reno De Medici. Senza se, senza ma. E senza distinzioni di appartenenza politica. Lavoratori, sindacati, primi cittadini, rappresentanti provinciali e regionali di ogni colore politico, qui oggi, a Cassino, uniti nella lotta a difesa di un presidio industriale fondamentale per il territorio e delle tante famiglie che dipendono dall’azienda. Fin dal 2019 abbiamo affrontato in prima persona, su diversi fronti, le diverse problematiche che hanno riguardato l’impianto, interessato da quei fermi produttivi che hanno messo in difficoltà azienda e dipendenti. Un sito strategico nell’ambito del gruppo, che qui può contare su professionalità consolidate e di alto profilo. Oggi come ieri, il contatto con i vertici della Reno De Medici, con gli altri sindaci e con la Regione è stato continuo. E proficuo. Gli importanti investimenti dell’azienda inoltre, dimostrano la volontà di voler rimanere sul nostro territorio, ammodernare gli impianti, restare al passo con i tempi e col mercato, assicurando al contempo i livelli occupazionali. Ma la risoluzione di questa vertenza riguarda, ricordiamolo, non solo l’aspetto occupazionale, che è fondamentale, ma anche il contenimento del costo per lo smaltimento dei rifiuti dato che, l’azienda, è un anello irrinunciabile della filiera del riciclo sul territorio. Non merita più risposte, invece, chi si ostina ad utilizzare questa battaglia a scopi meramente politici, senza aver cura, né sensibilità, per famiglie e lavoratori”.