SORA - PASSIONISTI: CHE FINE FARA' LA BIBLIOTECA?
- Tommaso Villa
Che fine farà la biblioteca dei Passionisti di Sora? A porre questa domanda è Giuliano Fabi che invita tutti a rileggere cosa scrisse nel 2019.
Ci sono otto biblioteche antiche nella nostra provincia. Parlo di quelle ottimamente custodite da religiosi con circa quarantamila libri di pregio, stampati dal 1400 in poi. In esse è custodito tutto il sapere dei secoli passati. L invenzione di Guttemberg ne favori la diffusione. In Italia la prima stamperia fu stabilita a Subiaco nel 1464 grazie a due tedeschi giunti cola’.
Ogni libro è una unicità. La carta veniva prodotta in loco artigianalmente, la stampa avveniva coi torchI, inchiostri fabbricati al momento. Poi si diffusero le stamperie. Napoli nell’ 800 ne aveva più che tutte le città d Europa messe insieme e tanti, specie le diplomazie, raggiungevano Napoli, costavano circa due terzi in meno. Il sapere pochi se lo potevano permettere e chi viaggiava portava con se bauli pieni di libri. Lasciarli a casa era come lasciare l'oro, Prima i Francesi e poi i Piemontesi le requisirono e misero i libri all asta.
Molti furono nascosti dai religiosi, molti andarono dispersi altri, acquistati da famiglie benestanti e tanti furono restituiti. L'ultima scremata la fecero i tedeschi. Queste biblioteche sono un monumento alla nostra storia. Col diminuire delle vocazioni che fine faranno?
A Sora c’è ne sono due tutte accuratamente custodite.Io ho visitato quella dei passionisti rivivendo il clima de "Il Nome Della Rosa" di Eco. SE TRA CHI MI LEGGE CI SONO INSEGNANTI UN INVITO: PORTATE I RAGAZZI A VISITARLE È UNA ESPERIENZA UNICA, FORMATIVA ED EMOZIONANTE. Troverete sempre un attempato sacerdote pronto a raccontarne l’affascinante Storia.