FROSINONE
- Tommaso Villa
La situazione del dipartimento di salute mentale e delle patologie delle dipendenze della Asl di Frosinone è, probabilmente, unica in Italia. L' organizzazione dipartimentale, come da Atto Aziendale, prevede 7 unità operative complesse, vale a dire 7 diverse responsabilità per governare in provincia le tematiche riguardanti la salute mentale e le dipendenze. Da oltre 10 anni, da quando è stato strutturato il Dipartimento, c'è una sola figura vincitrice si concorso su 7 disponibilità. In tutti questi anni, è stato espletato un solo concorso, le altre posizioni aspettano ancora che dalle promesse e dagli atti preliminari si passi ai fatti. A governare il sistema ci sono i Responsabili di Uoc (Unità Operativa Complessa), senza contratti e senza retribuzioni adeguate per periodi di 18 mesi. Il sistema della salute mentale e delle dipendenze, in questa situazione e con questi livelli di attenzione da parte dei decisori politici non può che essere in profonda crisi. Da un lato si assiste alla crescita del disagio mentale (+30% dalle ultime fonti di studio), dall' altro, in provincia e in Italia, ad un progressivo impoverimento delle risorse, con prezzi altissimi sul territorio e strutture residenziali strapiene. Più impoveriscono le strutture territoriali (csm, serd, servizi per la salume mentale per minori, ecc) maggiormente aumenta la pressione verso le strutture residenziali, e verso l'spdc al momento presente solo a Cassino, soprattutto e quasi esclusivamente private, con maggiorazione dei costi e impossibilità, di fatto, di promuovere salute mentale sul territorio con una governance appropriata.