MONTE S. GIOVANNI - ASILO NIDO, VARIANTE INUTILE E COSTOSA

  • Tommaso Villa

Il Comune di Monte San Giovanni Campano ha pubblicato un avviso per le osservazioni relative alla variante per il Piano Regolatore Generale. Fare Verde oltre ad averlo già spedito alla Regione Lazio le scrive anche pubblicamente anche alla luce del fatto che verranno costruite due tendostrutture che ospiteranno il palazzetto dello sport. La zonizzazione del Piano Regolatore Generale del Comune prevede in località Mastrazze un’ampia area di circa 130.000 metri quadrati (tredici ettari), dove collocare sia le strutture a vocazione sportiva, che gli edifici e le strutture scolastiche. Al Titolo VIII delle norme tecniche di attuazione del P.R.G., sono indicate nella zona F1 (di colore rosso nella foto) le aree scolastiche, e nella zona F3 (di colore blu nella foto), quelle sportive. Le due aree sono adiacenti e ambedue confinanti per circa trecento metri con la strada pubblica. Al centro delle due aree è prevista una superficie da destinare a parcheggi. Appare logica, la volontà dei progettisti , quando realizzarono il Piano Regolatore, di creare una grande area scolastica e sportiva con relativi servizi e necessarie, quanto obbligatorie opere di urbanizzazione (ovviamente di concerto con la maggioranza dell’epoca che lo approvò e di cui faceva parte l’attuale Sindaco). E’ vero anche che, al di là del buon senso, anche nelle Norme Tecniche di Attuazione appena richiamate, alla descrizione della zona F3, si legge: “…Gli interventi, potranno essere realizzati in più fasi, purché previsti in un progetto generale esteso all’intera area…”.

Non si comprende, quindi, alla luce di una chiara e doverosa pianificazione degli interventi , per quale motivo l’Amministrazione, voglia procedere a realizzare l’Asilo Nido in zona a vocazione sportiva (F3) con una “forzatura” rappresentata dalla variante puntuale al P.R.G., quando potrebbe edificarlo nella zona di corretta vocazione (F1) senza le lungaggini previste da una variante al Piano. Tutto ciò, senza peraltro procedere a necessaria pianificazione e a conseguente realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie.. La realizzazione dell’Asilo, per giunta, prevede nel progetto almeno due ingressi dalla strada comunale esistente, appena dopo quella già in essere per l’accesso alla piscina comunale, contravvenendo le indicazioni del codice della strada e del piano regolatore stesso che prescrive di utilizzare le strade di penetrazione esistenti. Una pianificazione dell’intera area, programmerebbe, quindi, realizzazioni in più tempi, ma coordinati in uno sviluppo intelligente dell’area, così come dovrebbe essere descritto e previsto , appunto, nella pianificazione. Si chiede, quindi, di realizzare una pianificazione dell’intera area di circa 130.000 metri quadrati , realizzando anche un lotto dei servizi, necessari alla piscina e all’Asilo, creando una funzionalità attuale e futura per le nuove costruzioni , abbandonando la variante, figlia di interventi “spot” , orfani di una corretta e intelligente pianificazione. Fare Verde non è contraria alla realizzazione dell’asilo nido ma suggerisce un concorso di idee tra progettisti per pianificare l’intera area in modo da avere almeno un "areale pubblico" da realizzare con un intervento progettato in modo armonioso e funzionale.