LUTTO - LO SPESSORE POLITICO E MORALE DI GABRIELE
- Tommaso Villa
“Si avverte un’aria di normalizzazione ed assuefazione a certe corrotte regole di costume e di esercizio politico che umilia le coscienze di che è impegnato a fornire un servizio e non a fare carriera”. L’amico e compagno Gabriele Pescosolido noi lo vogliamo ricordare così. Con le sue parole. Le scrisse trentadue anni fa, proprio in questo periodo natalizio, all’allora Vescovo di Sora, monsignor Lorenzo Chiarinelli, dopo un servizio pubblicato su Ciociaria Oggi. Pescosolido ebbe il coraggio di “rimproverare” al presule, meglio alla Chiesa locale: “il collateralismo sfrenato con il potere locale”. Altri tempi, altre coscienze, altre onestà: “prima politiche e poi morali”. Da Gabriele Pescosolido arrivò il forte richiamo, mutuato da Franco Fortini, a: “Proteggere le nostre verità”. Allora come oggi Gabriele Pescosolido concluse così: “Ed è con una di queste verità che vorrei salutarvi come ci si salutava una volta nelle comunicazioni di partito: fraterni saluti”. Fraterni saluti anche a te da un tuo amico… democristiano.