POFI - ECCO IL CRANIO DI CEPRANO

  • Tommaso Villa

Era il lontano 1998 e dentro il Museo Preistorico Pofi muovevo i primi passi, tra ossa fossili, denti di elefanti e impronte di antichi uomini. E poi c’erano loro, due uomini d’eccezione. Il primo, quello più giovane, cui tanto devo per tutto quello che mi ha insegnato, per tutti i racconti, per le lunghe passeggiate ad osservare il territorio, per la passione, per la capacità di guardare sempre oltre, per il dono di vedere ciò che gli altri non riescono. Lui è 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗼 𝗕𝗶𝗱𝗱𝗶𝘁𝘁𝘂.

Il secondo, arcigno e con la testa dura, con lo sguardo un po’ assente, perso nel tempo, ma forte, coraggioso e unico. Lui è 𝗔𝗿𝗴𝗶𝗹. Il primo aveva trovato il secondo, lo aveva raccolto dalla terra, lo aveva riconosciuto e gli aveva dato nuova vita. Italo Biddittu con questa eccezionale scoperta ha portato il nome di #Pofi nel mondo aggiungendo un tassello importante alla storia dell’evoluzione umana.

Tutti si sono interessati a lui, studiosi, università, appassionati, uomini che studiano uomini. E poi è arrivato un terzo uomo, Marco Savarese, Assessore alla Cultura del Comune di Pofi, l’uomo che è riuscito a riportare a casa Argil dopo 30 anni. Il cerchio si chiude. Eccoli lì, oggi, tutti tre insieme. Così, fino al 13 aprile, nel Museo Preistorico di Pofi "P.Fedele", potremo guardare nelle orbite il preziosissimo originale cranio di Argil, una grandissima occasione. Andate a visitare il museo, sarà un’esperienza emozionante! Bravo Marco! Bravissimo Sindaco Angelo Mattoccia. Questo significa avere visione! E un grazie alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Frosinone e Latina che ha reso possibile questo “miracolo”.

MANUELA CERQUA