ROCCASECCA - SEMPRE PIU' TERRA DEI CAMMINI

  • Tommaso Villa

Una passeggiata sopralluogo sull’ultimo tratto del Cammino di San Benedetto, quello che da Roccasecca centro passa per la frazione Castello e poi arriva a Caprile. Lo ha percorso il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco per visionare la nuova cartellonistica relativa al cammino che conduce a Montecassino e che l’amministrazione comunale ha provveduto a istallare lungo la strada.

“Dopo l’istallazione delle luci a terra per illuminare il percorso di notte – ha spiegato il sindaco Sacco – un ulteriore intervento di valorizzazione di questo Cammino, anche in vista del prossimo Giubileo. Già sono tantissimi i viaggiatori che lo percorrono, puntiamo a dare loro sempre maggiori punti di riferimento e di informazioni”.

La passeggiata del sindaco Sacco è stata anche occasione per fare il punto sull’argomento del turismo dei cammini che a Roccasecca è già molto sviluppato: “Stiamo lavorando per mettere in sicurezza e valorizzare non solo il Cammino di San Benedetto e la via Francigena, ma anche per riportare all’antico splendore i sentieri che sono numerosissimi nella nostra città. Lo abbiamo fatto per esempio su quello che si arrampica su monte Camarda. Lo faremo a breve per quello che conduce alla chiesa rupestre di San Michele arcangelo, mettendo in sicurezza la vecchia mulattiera e i muri costruiti a secco, un’antica e sempre valida tecnica di costruzione”.

“Come amministrazione stiamo facendo il massimo possibile rispetto a questo argomento. Questi beni sui quali stiamo intervenendo però, appartengono a tutta la nostra comunità e vanno tutelati e salvaguardati. Già eravamo intervenuti per esempio sul sentiero di Caprile, purtroppo successivamente danneggiato. Stesso discorso vale per i punti luce presenti per esempio sulla strada che conduce al Parco dei Conti D’Aquino: non danneggiamoli”.

“Affinché ci sia uno scatto in avanti nella valorizzazione dei cammini e dell’economia che da questo settore si può generare – ha concluso Sacco – c’è bisogno non solo dell’intervento pubblico, ma anche dell’iniziativa privata. La consapevolezza che occorre rimboccarsi le maniche, tutti, non solo le pubbliche amministrazioni, rappresenta la possibilità di un cambio di marcia per un turismo di qualità nel nostro territorio. Un primo passo è già stato fatto a Roccasecca, dove sono tante le attività ricettive nate proprio per rispondere alla sempre più crescente domanda di posti letto dei pellegrini. A questo però va affiancata anche una ulteriore proposta di accoglienza, di visite, di ristorazione, sport e tempo libero. Il Comune da solo non ce la può fare, siamo pronti ad accogliere, sostenere e valorizzare le proposte che dovessero arrivare dai privati e da associazioni, come avviene nel resto d’Italia. Il turismo è un comparto aperto, nel quale la differenza in positivo la possono fare proprio le idee e la visione che arrivano anche dalla società civile e dal mondo dell'imprenditoria”.