CASSINO - RICCARDO PANACCIONE SINDACO DEI RAGAZZI

  • Tommaso Villa

E’ Riccardo Panaccione della “Diamare” il nuovo sindaco del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze riunito questa mattina in sala Restagno, presenti il primo cittadino Enzo Salera e l’assessora alla Pubblica Istruzione, Concetta Tamburrini, per procedere anche alla surroga di cinque dei 15 consiglieri di cui si compone.

Presieduto da Martina Ceccarelli, ne fanno parte: Alessandro Tari, Giulia Iannate, Gianmaria Del Greco, Christian Mignanelli, Lorenzo D’Agostino, Ludovica Di Stasio, Lorenzo Biasiotta, Francesco Rodi, Francesco Barbato, Elena Zallo, Isabel Velardo, Angelica Aristipini, Alessandra Vallone.

All’assessora Tamburrini e al sindaco Salera, che ha voluto esserci non solo per salutarli e formulare loro gli auguri di buon lavoro, ma anche per invitarli ad assistere ad un consiglio comunale dei “grandi”, i ragazzi hanno suggerito una serie di proposte da tener presente. Sono le seguenti: 1) installare in città nuovi giochi, con particolare attenzione ai giochi per bambini con disabilità; 2) aumentare il nemero dei raccoglitori per le deiezioni animali; 3) organizzare un corso di primo soccorso nelle scuole dedicato agli studenti e alle studentesse; 4) organizzare la settimana dei talenti, in cui loro mettono in comune le cose che sanno fare (cantare, suonare, spettacoli ecc.) il tutto finalizzato ad autofinanziarsi per poter sostenere almeno parte delle spese per metter su le loro proposte.

Si tratta di una sintesi delle varie proposte portate dai singoli istituti comprensivi. “Ancora una volta la loro presenza rappresenta uno stimolo per noi adulti – ha detto la Tamburrini – Sì, perché i ragazzi hanno la capacità di guardare con occhi diversi la realtà della quale, a noi troppo abituati, spesso sfugge ciò che realmente serve loro. Ci comunicano l’entusiasmo e la fiducia che le cose possano cambiare sempre in meglio. Hanno mostrato molta professionalità. I tre candidati a sindaco hanno fatto una presentazione del loro programma attenta ed accurata. Segno che prendono sul serio questa attività che va ben oltre lo studio dell’educazione civica, richiesto nelle scuole, ma che è il vivere la realtà in prima persona, da protagonisti impegnati”.