ISOLA LIRI - UN "BORGO" SEMPRE PIU' VUOTO E PER ANZIANI

  • Tommaso Villa

La Città di Isola del Liri, sta affrontando una crisi demografica che non possiamo più ignorare. Negli ultimi vent'anni, il numero di residenti è sceso da 12.193 nel 2002 a 10.760 nel 2023, segnando una preoccupante tendenza al ribasso. Questa diminuzione è accompagnata da un invecchiamento progressivo della popolazione: l'età media è salita da 43,2 anni a 49,2 anni nello stesso periodo. Siamo quindi di fatto davanti ad una popolazione sempre più anziana.

I dati più recenti mostrano un indice di vecchiaia allarmante: nel 2023 ci sono 281,7 anziani ogni 100 giovani. Questo squilibrio mette in luce una carenza di nuove generazioni, essenziali per mantenere viva la comunità e sostenere il tessuto sociale ed economico. Inoltre, l'indice di dipendenza strutturale, che misura il numero di individui non lavorativi ogni 100 lavoratori, è cresciuto costantemente, raggiungendo il 63,7 nel 2023. Questo dato indica un aumento del carico sui cittadini attivi, rendendo più ardua la sostenibilità dei servizi e delle infrastrutture locali.

L'invecchiamento quindi della popolazione lavorativa è un altro indicatore critico. Nel 2023, l'indice di ricambio della popolazione attiva era di 165,4, suggerendo che la forza lavoro è composta prevalentemente da individui più anziani. Questo scenario potrebbe portare a una diminuzione della produttività, difficoltà nell'innovazione e un aumento dei costi sociali e sanitari.

E necessario quindi intraprendere azioni decisive di fronte a questi dati, è indispensabile un'analisi attenta e strategica delle scelte amministrative. Anche se Isola riflette una problematica che interessa molte comunità italiane. Tuttavia, con un approccio mirato e strategie ben ponderate, è possibile invertire questa tendenza specie al livello locale.

È imperativo che l’ente comunale rifletta attentamente su queste questioni e metta in atto politiche che non solo preservino la “bellezza del borgo”, ma che lo rendano anche un luogo prospero e vivibile per le future generazioni. Non basta più riempirsi la bocca di buone intenzioni verso i più deboli e fragili. Oggi, tra questi, ci sono molti giovani il cui futuro non può essere lasciato al caso.

L'auspicio è che l'amministrazione sappia cogliere il peso della responsabilità che ha di fronte, lavorando per il bene di tutti i cittadini e garantendo loro un futuro migliore. Magari così potremo evitare che la nostra amata cittadina diventi solo un'immagine nostalgica di un passato che non ritorna, come fosse un bel borgo da fotografare, ma impossibile da abitare.