ARCE - SOSPETTA INTOSSICAZIONE DA BOTULINO

  • Tommaso Villa

L’ASL di Frosinone - Direzione Igiene e Sanità Pubblica - ci ha informato che un nostro concittadino è ricoverato presso l’Ospedale Spaziani di Frosinone per sospetta intossicazione da botulino.

«A seguito di indagini ed analisi biologiche per sospetto caso di Botulismo - fa sapere il sindaco Luigi Germani - è stata accertata la presenza di Clostridium Botulinum produttore di tossine in un vasetto di olive in salamoia prodotto in ambito domestico. Si ignora al momento chi possa esser il produttore di tale vasetto di olive che è comunque stato donato ... Si invita pertanto la popolazione ad evitare il consumo di olive in salamoia di produzione domestica qualora non si abbia l’assoluta certezza sull’origine del prodotto e sulla sua sicurezza dal punto di vista alimentare».

In considerazione della pericolosità di queste tossine, faccio appello a tutti i cittadini affinché osservino scrupolosamente quanto chiesto in via prudenziale dalla Direzione di Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Frosinone.

Fin qui la necessaria ed opportuna comunicazione del sindaco. Noi, però, per tranquillizzare i lettori aggiungiamo qualche informazione in più nella speranza che possa risultare utile.

Botulino: Rischi e Precauzioni Il botulino è una grave forma di intossicazione alimentare causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questo batterio è anaerobico (cresce in assenza di ossigeno) e può svilupparsi in alimenti conservati in modo improprio.

Rischi del Botulino I rischi principali associati al botulino derivano dal consumo di: Conserve casalinghe: soprattutto conserve sott'olio, sott'aceto o conserve di verdure a bassa acidità (come fagioli, mais, funghi) preparate senza seguire corrette procedure di sterilizzazione e conservazione. Alimenti conservati in modo improprio: anche alimenti conservati a livello industriale possono essere contaminati se non vengono rispettate le norme igieniche e di conservazione. Miele: in rari casi, il miele può contenere spore di Clostridium botulinum, rappresentando un rischio soprattutto per i bambini di età inferiore a un anno, il cui sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato. Sintomi del Botulismo I sintomi del botulismo possono comparire da poche ore a qualche giorno dopo l'ingestione dell'alimento contaminato e includono:

Visione offuscata o doppia Difficoltà a deglutire e parlare, Bocca asciutta, Debolezza muscolare, Difficoltà respiratorie (nei casi più gravi), Nei casi più gravi, il botulismo può portare alla paralisi dei muscoli respiratori e alla morte.

Prevenzione del Botulismo Per prevenire il botulismo, è fondamentale adottare le seguenti precauzioni:

Conserve casalinghe: Seguire scrupolosamente le ricette e le procedure di sterilizzazione consigliate da esperti o da fonti affidabili. Utilizzare contenitori e utensili puliti e sterilizzati. Acidificare le conserve con aceto o succo di limone, se previsto dalla ricetta. Eseguire una corretta bollitura delle conserve prima del consumo, soprattutto quelle sott'olio. Controllare sempre l'aspetto e l'odore delle conserve prima di consumarle: in presenza di gonfiore del coperchio, odore sgradevole o aspetto alterato, non consumare l'alimento. Alimenti conservati: Acquistare solo prodotti confezionati integri e conservati correttamente. Rispettare le date di scadenza. Conservare gli alimenti secondo le indicazioni riportate sull'etichetta. Miele: Non somministrare miele ai bambini di età inferiore a un anno.

Cura del Botulismo In caso di sospetto botulismo, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso o contattare il 118. La diagnosi precoce e la somministrazione di antitossina botulinica sono fondamentali per il trattamento e la riduzione del rischio di complicanze.

In conclusione Il botulismo è una malattia rara ma potenzialmente molto grave. La prevenzione attraverso corrette pratiche di conservazione degli alimenti è la strategia più efficace per evitare questa intossicazione. In caso di dubbi o sospetti, è sempre consigliabile consultare un medico o un esperto in sicurezza alimentare.