CASSINO - "SULLA DE MEDICI BASTA SCIACALLAGGI"

  • Tommaso Villa

Sulla seria e preoccupante vicenda della cartiera “Reno de Medici”, il sindaco di Cassino Enzo Salera denuncia una speculazione inaccettabile. “Un vero e proprio sciacallaggio politico su una questione molto seria il cercare di addossare qualche responsabilità anche al sottoscritto – ha detto Salera - che, unitamente ai colleghi di Villa Santa Lucia e di Piedimonte San Germano in primis, si è sempre interessato al problema della Cartiera. Come peraltro riconosciuto pubblicamente dagli stessi rappresentanti dei lavoratori nella lettera d’invito alla manifestazione di venerdì mattina: “ Abbiamo più volte avuto occasione di apprezzare la Vostra sensibilità e il Vostro interessamento alle vicissitudini della Reno de Medici…”, si legge in un passo di quella lettera firmata dai segretari generali di categaria di CGIL, CISl, UIl, UGL-Chimici.

“Noi, per quanto di nostra competenza – prosegue il sindaco di Cassino - siamo intervenuti sempre trovando ogni volta delle soluzioni. Si sono verificati problemi diversi. Nel momento in cui si andava a tamponare quello che fu il primo sequestro sul depuratore, sono emerse successivamente altre criticità. Comunque mai abbiamo sottovalutato il problema. In più, ricordo, che io mi vedo almeno una volta al mese con il responsabile delle relazioni esterne della “Reno de Medici” che viene da Milano per seguire e monitorare la situazione”.

E’ venuta fuori una ultima questione. Il consulente del Tribunale sostiene che certi scarti della produzione riciclati devono essere considerati rifiuti speciali smaltiti. Cosa che, a questo punto, non riguarda solo la Reno de Medici ma tutte le cartiere che riciclano. Una questione che richiede costi aggiuntivi. Dalla Direzione regionale Ambiente è comunque stata avviato nei giorni scorsi il procedimento di modifica non sostanziale dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale, un provvedimento che mira a verificare la compatibilità ambientale di una determinata attività. In sostanza assicurare la produzione e garantire la tutela dell’ambiente) e chiesto ad ARPA Lazio di “fornire supporto tecnico ai fini della valutazione sulla modifica richiesta e relativamente ad eventuali prescrizioni da inserire nella modifica autorizzativa da emettere”.