SANITA' - SPUNTA UNA NUOVA, GRANDE ASL
- Tommaso Villa
«Razionalizzare e ottimizzare i livelli di efficacia ed efficienza organizzativa del servizio sanitario regionale, attraverso forme di integrazione funzionale di servizi tecnici e operativi a valenza regionale e l’esercizio di funzioni amministrative, gestionali e tecniche di supporto agli enti del servizio sanitario regionale».
Per provare a centrare questo ambizioso obiettivo, con la Legge Regionale 30 novembre 2021, numero 17 fu istituita l’Azienda Regionale Sanitaria Lazio.0. La nuova Asl avrà sede in Roma, presso immobili nella disponibilità della Regione o di altri Enti del Servizio Sanitario Regionale. Avrà funzioni di supporto e di centralizzazione della spesa. Sui contenuti dovrà vigilare sulla esecuzione delle procedure di controllo esterno della qualità dell’assistenza prestata e dell’appropriatezza delle prestazioni rese dalle strutture sanitarie private accreditate.
E non è tutto. La nuova Asl dovrà pianificare le attività di controllo analitico esterno dei ricoveri ospedalieri e delle attività sanitarie territoriali secondo le tempistiche previste dalla normativa regionale. Ma c’è ancora di più. Non pare vero, ma tra le competenze c’è anche: “la rilevazione dei fenomeni ritenuti critici…”. Per scelta non aggiungiamo altro. Ci limitiamo a segnalare che questi adempimenti arrivano con due anni di ritardo dalla legge istitutiva. Uno a carico di Zingaretti, l’altro a carico di Rocca. Ciò che si legge nella legge ed in particolare nell’articolo 17 appare positivo. Resta sempre da verificare se e come si passerà dalle parole ai fatti e se la nuova Asl, un po’ come è successo ad altri enti, non si trasformerà in un “carrozzone” politico.