IL PARERE - "ATER FROSINONE, NESSUN RISANAMENTO"

  • Tommaso Villa

"Siamo sbalorditi che il Commissario straordinario on. Antonello Iannarilli, dichiari agli organi di stampa di aver avviato un risanamento dell’ente, quando invece la Direzione Generale affida incarichi legali esterni, nonostante l’esistenza di un’Area Legale interna e potenziata anche di recente. Il numero dei lavoratori è in soprannumero e nonostante ciò ha disposto l’assunzione per circa 20 unità nonostante l’Ater gestisce appena circa 6500 alloggi".

Questo il parere di Claudio Monticchio dell'Unione Consumatori di Cassino che aggiunge: "Singolare è l’affidamento di un incarico esterno con determinazione n. 56 del 27.03.2024 al costo di € 10.289,71 per rispondere ad una richiesta di risarcimento danni e per un eventuale giudizio che sembra inesistente nei confronti dell’Ater della provincia di Frosinone. Vi è anche un elenco di professionisti formati da 84 unità ma ad aggiudcarsi gli incarichi sembrano sempre essere più o meno gli stessi. Da sempre!

Situazione che si potrebbe evitare usufruendo dell’avvocatura interna dell’azienda che porterebbe sicuramente un gran risparmio alle casse. Continuano a pesare anche i continui avanzamenti di carriera di alcuni fortunati che si sono visti in breve tempo riconoscere livelli superiori tramite transazioni e/o conciliazioni i cui verbali non risultano nemmeno pubblicati sull’apposita sezione trasparenza del portale aziendale, ad eccezione di qualcun altro.

Si notano inoltre - conclude Monticchio - delle perplessità circa l’ affidamento dell’incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ( RPCT) al nuovo direttore generale nonostante le linee guida dell’ANAC prevedano per gli enti pubblici economici quali le Ater, che le funzioni di RPCT siano affidate a uno dei dirigenti in servizio e solo in circostanze eccezionali, il RPCT potrà coincidere con un amministratore, purché privo di deleghe gestionali. Qui invece ci troviamo di fronte la stessa situazione, anche se in maniera diversa, della precedente amministrazione: il direttore generale è dipendente della regione Lazio che è l’Ente di vigilanza e quindi siamo di fronte al controllore che ricopre anche l’incarico di controllato".