IL PARERE - "CONSORZI DI BONIFICA, ENTI INUTILI"
- Tommaso Villa
“Consorzio di bonifica, enti inutili da ridimensionare”. Questo il tema di un incontro che si è tenuto oggi a Castelliri per iniziativa di Mauro Tomaselli. All’incontro, tra gli altri, ha partecipato anche Giulio Sacchetti, segretario generale del SICeT di Frosinone (Sindacato Inquilini Casa e Territorio della Cisl). Nel suo intervento il dirigente sindacale ha precisato: “Nella nuova fase di riforma legislativa che il Consiglio regionale del Lazio ha deciso di voler realizzare nel 2024 con la Legge di Stabilità (proposta di legge n. 120) si dovrebbe prevedere anche:
- la revisione dei piani di classifica e, in particolare, del criterio di ripartizione degli oneri di bonifica per garantire una sostanziale proporzione tra i contributi da versare e i corrispondenti lavori di manutenzione e di bonifica effettuati che dovrebbero essere a carico dei contribuenti;
- l’esclusione dalla spesa di bonifica a carico dei consorziati di tutti gli oneri direttamente imputabili alle attività di cui all’articolo 7 del R. D. 215/1933 (come d’altra parte previsto dagli articoli 10 (comma 3) e 11 della Legge Regionale Lazio n° 4/1984) o ascrivibili ad interventi di manutenzione dei corsi d’acqua, naturali o artificiali per i quali esiste un servizio pubblico di manutenzione come stabilito dalla Legge Regionale Lazio n° 53/1998, lasciando ai Consorzi solo la possibilità di svolgere compiti operativi e gestionali nei territori di competenza;
- la fuoriuscita dai perimetri di contribuenza dei comuni che non abbiano opere di bonifica da gestire o manutenere;
- l’esonero dalla contribuzione di tutti i fabbricati o, in subordine, degli immobili residenziali adibiti a prima abitazione e di quelli inagibili;
- l’esclusione dal pagamento del contributo per importi inferiori a 12 euro (come già avviene per IRPEF ed IMU);
- un’agevolazione per i consorziati con ISEE inferiore a 5 mila euro;
- di mettere fine agli ingiustificabili e continui commissariamenti, procedendo nel più breve tempo possibile alla elezione degli organi statutari consortili”. Per il sindacalista cislino, in conclusione, “poiché i consorzi di bonifica sono ancora incardinati su norme anacronistiche, la politica, ad ogni livello di responsabilità, dovrebbe provvedere ad apportare le modifiche ritenute più necessarie”.