EDITORIALE - LISTE "FARLOCCHE" ALLE COMUNALI

  • Tommaso Villa

Ciò che sta avvenendo in questi giorni in vista delle elezioni comunali del prossimo mese di Giugno è indegno. Nei piccoli comuni sta sta alacremente lavorando alla formazione di liste “farlocche” piene zeppe di stranieri e apolidi. Tanto per fare una lista, senza alcuna speranza di vincere le elezioni. Con il solo scopo di eleggere i consiglieri comunali di minoranza ed evitare alla lista vincente di fare la campana elettorale per portare la gente a votare e raggiungere il 50% più uno degli aventi diritto.

Questa vergognosa degenerazione è “figlia” della assurda legge elettorale per il rinnovo dei Consigli provinciali e per l’elezione del Presidenti. La gente non conta nulla, votano solo i consiglieri comunali. Ma c’è ancora di peggio. Per essere eletti al Consiglio provinciale bisogna necessariamente consigliere comunale. Non importa dove, basta esserlo, basta avere il pennacchio.

Così capita anche che gente che non riesce ad essere eletta nella propria Città si fa infilare in una lista “farlocca” di un piccolo comune, diventa consigliere provinciale e quindi eleggibile. Ad esempio con i voti “veri” di Frosinone che da anni è colpevolmente fuori dal Consiglio provinciale.

Chiudiamo con il Presidente della Provincia. Per essere eleggibile devi essere sindaco e con un mandato ancora ampio davanti. Votano sempre i consiglieri comunali, pure quelli eletti nelle liste “farlocche”. Avanti tutta, questa è la democrazia. Poi ci lamentiamo se la gente a votare non ci va più.

A proposito di gente che non va più a votare. Nessuno si chiede perché. Ma le ragioni sono due. Troppi politici bugiardi: dicono delle cose, ne fanno altre. La legge elettorale per le politiche non piace a nessuno ma nessuno la cambia. Non conviene a chi la dovrebbe cambiare perché loro decidono chi deve essere eletto e la gente non decide nulla. Buona domenica.