AMARCORD - IL BOMBER SPATARO NEL SUO STADIO

  • Tommaso Villa

Claudio Spataro torna ad Isola del Liri 30 anni dopo per riabbracciare tifosi e città. Uno scambio di messaggi sui social ha accesso la miccia :”Vieni ad Isola l’ultima di gennaio c’è la capolista al Nazareth” recitavano i tifosi invitandolo a scendere da Vicenza dove vive e lavora e lui non se lo è fatto ripetere due volte. Claudio Spataro, il bomber palermitano mai dimenticato, che arrivò in città nella stagione 1992-1993 fortemente voluto dal presidente Vittorio Brandolini, ha sempre manifestato sui social l’amore che nutre per Isola Liri città e per la squadra, pur essendo stato un girovago del calcio avendo giocato dal nord a sud nella nostra penisola.

Ha preso moglie e figlio ed ha percorso 800 chilometri per non venir meno alla parola data di essere presente allo stadio :”Isola Liri è la mia seconda pelle – il commento di Claudio Spataro – non ho mai smesso di amarla. L’unico rammarico che qui ho giocato giovanissimo avevo 23 anni quando arrivai appena sposato con mia moglie Lena, troppo presto per metterci le basi. La giovane età mi imponeva di provarci ed ho continuato a girare per l’Italia cercano gloria e fama. Se avessi scoperto Isola del Liri a fine carriera non sarei mai andato via, avrei fatto crescere la mia famiglia qui, questo posto è magico. Mi hanno consegnato una targa ricordo ed omaggiato con un enorme striscione i tifosi ho pianto per un quarto d’ora. La sera mi hanno festeggiato il compleanno a sorpresa in una pizzeria del posto i miei ex compagni Roberto Forni e Antonio Gaeta con le rispettive mogli. Un sogno. Resterò sino a mercoledì, voglio godermela questa città e poi mio figlio Gabriele di 8 anni ne aveva solo sentito parlare ora è qui con me”.

Claudio Spataro ha giocato due anni ad Isola del Liri in serie D. Nella statgione 1992-1993 segnò 16 reti in 24 partite giocate, l’infortunio della clavicola in casa contro il Partinico lo tenne fuori per quasi 10 gare. Nella stagione successiva non ci fu amore con il tecnico Francioni, che spesso lo relegò in panchina, ma Claudio, bomber vero, realizzò 12 reti in 24 partite giocate. L’anno successivo giocò a Marsala dove vinse il campionato ed approdò in C2.

Gianpiero Pizzuti